Orlando Masselli lascia FdI con dignità, entra nel Gruppo misto

Nessuna anticipazione come scritto in alcuni siti ma solamente segno di coerenza per un passato e per un futuro dove c'è poco da chiedere per quello che è successo. In queste brevi parole credo che si possa riassumere la storia di Orlando Masselli. Candidato in tante tornate elettorali con An solo per militanza, eletto nella consiliatura Latini e assessore al bilancio in uno dei consigli più difficili della storia di Terni viene catapultato a sindaco contro Bandecchi. Una grande forza e una grande dignità nel farsi da parte come la mite Cinzia Fabrizi, una donna che per la sua cultura uscirà in punta di piedi senza una parola fuori luogo come la sua storia personale. La politica è anche questo e forse non siamo più abituati, militanza, rispetto per le istituzioni e soprattutto rispetto personale. Senza entrare nel merito si potrebbe dire di più e fare dietrologia, alcuni sillogismi riportano indietro nel tempo ai tempi della sconfitta nel campo largo del Popolo della Libertà. Pionieri al comando e solita disillusione. La politica non è una scienza esatta e si ripercorre nel tempo, l'auto referenzialità riporta con i piedi per terra come la troppa convinzione di essere più forti degli altri. Prenderne atto non è a da tutti, chapeau a Masselli che non ha preso nemmeno la strada di Roma per andare a trovare Donzelli e buona fortuna a chi rimane. Tra Cecconi e la Proietti l'unico chi proviene da un percorso di storia condiviso è solo Pastura. La storia continua.