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domenica 13 maggio 2012


Dopo la proposta sconcertante da parte del presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria della soppressione delle commissioni sulla mafia e sulla droga , non ci sono più parole!!!!  Una città come Perugia che si è candidata come città della cultura internazionale,  che si trova in un momento di profondo stato di disagio sociale non aveva assolutamente bisogno di sconcertanti  e farneticanti dichiarazioni……per di più bipartisan da parte della politica. L’Udc sostiene l’idea. A Terni logicamente non esiste e non hanno nemmeno intenzione di crearla mentre dalla Regione si vuol cancellare un istituto creato come deterrente all’infiltrazione criminale!! Perugia è ai primi posti in Italia per morti di overdose e s’intende sopprimerla? L’attività svolta sostengono che sia insufficiente e le lamentele inaccettabili. Scarso impegno e pessimi risultati per uno strumento che doveva contribuire a rafforzare la cultura della legalità contro l’allarme sociale rappresentato dagli stupefacenti. La difesa d’ufficio è energica e puntuale da chi ricopre gli incarichi istituzionali e con senso di responsabilità, si riconoscono i limiti e l’inadeguatezza. Ma si puntualizza, perché l'organo non è messo nelle condizioni di lavorare senza boicottare lo status quo delle commissioni speciali? Gli organismi sono distinti e definirli contenitori vuoti è un grave errore imperdonabile. Se si vogliono ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi di certo il luogo adatto non è parlarne nella conferenza dei capigruppo dove si decide l’ordine del giorno. L’incidenza sul bilancio regionale esigua e irrisoria non comprometterebbe le nostre finanze, è falso e tendenzioso! Il disgusto si materializza quando la sicurezza ormai definitivamente a rischio si confonde con il fallimento della politica. Nel momento di una crisi innegabile, con lo sconforto segnato dai dati della sempre crescente infiltrazione del clan casalese e della ndrangheta in tutti i settori!  Riciclaggio del denaro sporco e il traffico di stupefacenti in primis! Da una parte si propongono provvedimenti del genere mentre dalla sinistra più radicale si propone il Garante dei detenuti, magari con la corresponsione di un indennizzo. Non ci siamo, la politica degli sprechi è già in atto e solamente le questioni di opportunità vorrebbero confondere quello che è veramente di utilità sociale.  Pensiamo alla nostra sicurezza e con Terni già davanti a problematiche sociali, la futura annessione con il capoluogo di Regione non dovrà essere il solito “scaricabarili”.  Dopo averci derubato con l’addebito dei costi del minimetrò e non concludendo la metropolitana di superficie,  aumenti di addizionali per i post sisma sempre a nostro carico…..ci vorrebbero sfilare anche l’Asl!!!! Ditecelo, quali sono le reali intenzioni? Ce ne andremo!!! La direzione del Pd ternano che vota sul tema della riforma sanitaria compatta e chiede di salvaguardare l’autonomia giuridica e gestionale dell’azienda ospedaliera con il ruolo territoriale di Terni, lascia trapelare qualche dubbio!!!! Confronti, proposte costruttive evitando forzature o guerre di campanilismo lascia trapelare quel “famoso pacco”….. . La resa incondizionata, dopo che sia il Pd che il Pdl con la formula proposta dalla Regione indicavano la sede Asl a Terni, sembra annunciata!!!  Perché? Nessun veto, rivendicazioni ma solo gesti di sostanza contro la crisi e paradossalmente tutti sono d’accordo?  Non voglio crederci ma se nella spartizione dei poteri per l’ennesima volta usciamo sconfitti, un motivo ci sarà. Da cittadino di Terni sono dispiaciuto e amareggiato di vedere i politici, in prima linea solamente per i loro interessi anche a danno della collettività. Autocritica, esame di coscienza è possibile che nessuno intende compiere gesti del genere? E’ possibile che non si rendano conto che i guai che riescono a generare si ripercuotono anche su loro stessi!

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