Nessuna parte politica in questi mesi può essere salvata in quel problema unico e fondamentale della rappresentanza ternana a Perugia. Sconfitte sconcertanti in tutte le partite essenziali dove la dirigenza politica
ternana è assente, quasi sembra che lo spettro della Lorenzetti che pensava solo a Foligno, ancora esista. Dall'ospedale di Terni dove i pochi soldi erogati sono stati impiegati maldestramente fino all'attigua università ancora chiusa per mancanza di denaro pubblico per gli allacci!!! Non scordiamoci i trasporti che con l'avvento di Umbria -Mobilità oltre a non veder finita la metropolitana di superficie Cesi-Terni ha visto addebbitarci quella mostrosa opera inutile del minimetrò. Non parliamo di altri fondi erogati fino a pochi chilometri dalla Provincia di Terni per il post-terremoto o per la protezione civile che vengono assicurati attraverso prelievi coattivi in busta paga. E adesso dopo le esternazioni farnetiche di un presidente del consiglio Regionale che avrebbe voluto solo un'Asl a Terni e una posizione plurima condivisa del Pd e del Pdl su due Asl una a Terni e una a Perugia ci "scappa" Foligno!!! Scongiurando un ipotesi del genere, autolesionista e che sminuirebbe ulteriormente la nostra posizione come territorio; domani il direttivo provinciale del Pd si dovrebbe riunire. Ma Tomassoni, assessore regionale alla sanità che cosa ha per la testa? E i nostri baldanzosi consiglieri regionali ternani "scaldano" la poltrona? Può venire in mente di tutto, ma in vista della riforma endoregionale che sicuramente prorogherà da giugno la scadenza dei mandati fino a dicembre di tantissime poltrone nell'ambito Asl-Ospedale... lascia presagire spartizioni in corso? Se gli amministratori regionali provenienti da Perugia e Foligno negli ultimi anni hanno operato guardando prima di tutto i territori di loro provenienza noi rischiamo di rimanere con un pugno di mosche!!! Seppur a rischio ancora rimaniamo un capoluogo e le briciole come la presidenza dell'Ater Regionale a Terni o la nuova sede della Cassa di Risparmio dell Umbria non può soddisfare le nostre già residue ambizioni di emergere dall'inconsistenza generale. Lo avevano annunciato tempo fa quali erano le vere intenzioni, è calato il silenzio dopo timide rassicurazioni; che inevitabilmente sottaciute vorrebbero consegnarci l'ennesimo "pacco" di peruginità. Salvate il salvabile altrimenti i propositi di consensi questa volta scenderanno al di sotto dei minimi storici. Attenzione!!!
ternana è assente, quasi sembra che lo spettro della Lorenzetti che pensava solo a Foligno, ancora esista. Dall'ospedale di Terni dove i pochi soldi erogati sono stati impiegati maldestramente fino all'attigua università ancora chiusa per mancanza di denaro pubblico per gli allacci!!! Non scordiamoci i trasporti che con l'avvento di Umbria -Mobilità oltre a non veder finita la metropolitana di superficie Cesi-Terni ha visto addebbitarci quella mostrosa opera inutile del minimetrò. Non parliamo di altri fondi erogati fino a pochi chilometri dalla Provincia di Terni per il post-terremoto o per la protezione civile che vengono assicurati attraverso prelievi coattivi in busta paga. E adesso dopo le esternazioni farnetiche di un presidente del consiglio Regionale che avrebbe voluto solo un'Asl a Terni e una posizione plurima condivisa del Pd e del Pdl su due Asl una a Terni e una a Perugia ci "scappa" Foligno!!! Scongiurando un ipotesi del genere, autolesionista e che sminuirebbe ulteriormente la nostra posizione come territorio; domani il direttivo provinciale del Pd si dovrebbe riunire. Ma Tomassoni, assessore regionale alla sanità che cosa ha per la testa? E i nostri baldanzosi consiglieri regionali ternani "scaldano" la poltrona? Può venire in mente di tutto, ma in vista della riforma endoregionale che sicuramente prorogherà da giugno la scadenza dei mandati fino a dicembre di tantissime poltrone nell'ambito Asl-Ospedale... lascia presagire spartizioni in corso? Se gli amministratori regionali provenienti da Perugia e Foligno negli ultimi anni hanno operato guardando prima di tutto i territori di loro provenienza noi rischiamo di rimanere con un pugno di mosche!!! Seppur a rischio ancora rimaniamo un capoluogo e le briciole come la presidenza dell'Ater Regionale a Terni o la nuova sede della Cassa di Risparmio dell Umbria non può soddisfare le nostre già residue ambizioni di emergere dall'inconsistenza generale. Lo avevano annunciato tempo fa quali erano le vere intenzioni, è calato il silenzio dopo timide rassicurazioni; che inevitabilmente sottaciute vorrebbero consegnarci l'ennesimo "pacco" di peruginità. Salvate il salvabile altrimenti i propositi di consensi questa volta scenderanno al di sotto dei minimi storici. Attenzione!!!
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