Tratto dal quinto volume della Storia
di Terni pubblicato dall’Istess nel 2009
Le condizioni finanziarie del Comune di
Terni sono molto gravi, come risulta dal conto 1890, chiuso con un
disavanzo di oltre 120mila lire…. . L’insolvenza creata dagli
stessi amministratori e la gravità della crisi economica del
momento mostrano l’incapacità della maggioranza sfiduciata in
energia e volontà per porvi rimedio. Il Consiglio per la dimissione
dei 14 consiglieri e la Giunta per la dimissione di due assessori
sono ridotti alla metà dei loro membri, con l’assoluta mancanza di
armonia di sentimenti per le condizioni indigenti del Comune. Un
Comune colmo di debiti, litigioso e diviso in politiche dove le idee
risorgimentali superate si trasformano in un becero anticlericalismo.
L’ingovernabilità che induce a chiedere il soccorso del Re
d’Italia per sciogliere il Consiglio Comunale e indire elezioni, è
inevitabile. La crescita demografica del 1892 corrisponde al
disordine politico, nato da spaccature liberali che rendono una città
impresentabile ed ingovernabile. Le elezioni tra fautori del
ristabilimento del governo papale, atei, ignoranti , comunisti
socialisti e comunisti camuffati da falsi liberali vengono vinte
dalla lista “Anticlericalismo e Rinnovamento” che ottiene
seicento voti contro i duemila censiti. Gli affiliati della compagnia
di Gesù, cosi’ vengono definiti, dove il più importante
intellettuale era Nicola Antonelli, poeta dialettale che ispirerà
Miselli futuro padre della ternanità, che nel giugno del 1884 fondò
un settimanale intitolato a Cornelio Tacito. Asciugatosi il flusso
del Risorgimento e sostituito da un moto di repulsione per
l’esistenza stessa della Chiesa cattolica, la situazione
paradossale del paese negava la sua identità dove l’idea
risorgimentale fu sostituita tra i privilegiati con la veemenza
anticlericale e i circoli di fratellanza massonica. Terni intanto
passava da un commissario all’altro e i socialisti e gli
anticlericali fondano la gazzetta “Il risveglio operaio” che
entrerà in tutti quei luoghi fin d’ora proibiti suggerendo le
necessarie riforme economiche e amministrative, sostenendo uomini
onesti che supporteranno i più deboli e i democratici. C'è qualche
somiglianza? Il Movimento Cinque Stelle potrebbe essere il risveglio?
Spesa pubblica intaccata solo per pochi, rendite conservate agli
amici “dirigenti” anche in pensione, promozioni per i dipendenti
che seminano panico anche in Giunta, aziende partecipate nella bufera
o reintrodotte negli utili delle plusvalenze e intanto la spending
review viene spesa a parole!!! E' il nostro bilancio previsionale
2012 che nella filosofia è solo tassazione senza minor spese, tutela
dei più deboli con redditi bassi che del beneficio nessun
contribuente si potrà avvalere..... . Fallimenti, drammi sociali e
eventuali saggi dogmatici alla “Bondi” non ne abbiamo bisogno!!!
I consulenti sono già troppi e non dovrebbero nemmeno esistere!!! La
favola in una città che diventa sempre più l'emblema
dell'ammortizzatore sociale dove l'occupazione è maggiore che a
Perugia ma minore in tema di contratti regolari, imperversa
l'illegalità e la consuetudine di operare in un progetto che di
strategico ha poco o nulla. Di piani strategici ce ne sono pochi o
forse li potremmo riassumere nell' Uovo famelico di Ridolfi!!! Prima,
sarebbe il caso di chiudere i bilanci del 2010 dove sono incamerati
soldi non percepiti da Colle dell'Oro alla scuola di Piediluco per
poi evitare la figuraccia in corso con Superconti!!! Poi enucleare le
opere pubbliche per il 2014, che come decideranno dovrebbe essere
avviate nell'anno delle consultazioni amministrative, si apriranno i
soliti tantissimi cantieri? E' una prassi consolidata per dimostrare
la buona opera dell'amministrazione ma che non sempre o per
l'eternità raccoglie i frutti sperati..... . Meno pressione fiscale
e servizi confacenti, marce e proteste potrebbero essere evitate se
ognuno facesse il suo dovere.... . Demagogia ed ennesimo manicheismo
implicito come le esternazioni del primo cittadino “ e' riduttivo
dare colpe solamente alla pubblica amministrazione”, la crisi della
nostra città ha tanti responsabili e il Comune è il primo che non
può esimersi!!!!
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