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domenica 17 giugno 2012



Tratto dal quinto volume della Storia di Terni pubblicato dall’Istess nel 2009

Le condizioni finanziarie del Comune di Terni sono molto gravi, come risulta dal conto 1890, chiuso con un disavanzo di oltre 120mila lire…. . L’insolvenza creata dagli stessi amministratori e la gravità della crisi economica del momento mostrano l’incapacità della maggioranza sfiduciata in energia e volontà per porvi rimedio. Il Consiglio per la dimissione dei 14 consiglieri e la Giunta per la dimissione di due assessori sono ridotti alla metà dei loro membri, con l’assoluta mancanza di armonia di sentimenti per le condizioni indigenti del Comune. Un Comune colmo di debiti, litigioso e diviso in politiche dove le idee risorgimentali superate si trasformano in un becero anticlericalismo. L’ingovernabilità che induce a chiedere il soccorso del Re d’Italia per sciogliere il Consiglio Comunale e indire elezioni, è inevitabile. La crescita demografica del 1892 corrisponde al disordine politico, nato da spaccature liberali che rendono una città impresentabile ed ingovernabile. Le elezioni tra fautori del ristabilimento del governo papale, atei, ignoranti , comunisti socialisti e comunisti camuffati da falsi liberali vengono vinte dalla lista “Anticlericalismo e Rinnovamento” che ottiene seicento voti contro i duemila censiti. Gli affiliati della compagnia di Gesù, cosi’ vengono definiti, dove il più importante intellettuale era Nicola Antonelli, poeta dialettale che ispirerà Miselli futuro padre della ternanità, che nel giugno del 1884 fondò un settimanale intitolato a Cornelio Tacito. Asciugatosi il flusso del Risorgimento e sostituito da un moto di repulsione per l’esistenza stessa della Chiesa cattolica, la situazione paradossale del paese negava la sua identità dove l’idea risorgimentale fu sostituita tra i privilegiati con la veemenza anticlericale e i circoli di fratellanza massonica. Terni intanto passava da un commissario all’altro e i socialisti e gli anticlericali fondano la gazzetta “Il risveglio operaio” che entrerà in tutti quei luoghi fin d’ora proibiti suggerendo le necessarie riforme economiche e amministrative, sostenendo uomini onesti che supporteranno i più deboli e i democratici. C'è qualche somiglianza? Il Movimento Cinque Stelle potrebbe essere il risveglio? Spesa pubblica intaccata solo per pochi, rendite conservate agli amici “dirigenti” anche in pensione, promozioni per i dipendenti che seminano panico anche in Giunta, aziende partecipate nella bufera o reintrodotte negli utili delle plusvalenze e intanto la spending review viene spesa a parole!!! E' il nostro bilancio previsionale 2012 che nella filosofia è solo tassazione senza minor spese, tutela dei più deboli con redditi bassi che del beneficio nessun contribuente si potrà avvalere..... . Fallimenti, drammi sociali e eventuali saggi dogmatici alla “Bondi” non ne abbiamo bisogno!!! I consulenti sono già troppi e non dovrebbero nemmeno esistere!!! La favola in una città che diventa sempre più l'emblema dell'ammortizzatore sociale dove l'occupazione è maggiore che a Perugia ma minore in tema di contratti regolari, imperversa l'illegalità e la consuetudine di operare in un progetto che di strategico ha poco o nulla. Di piani strategici ce ne sono pochi o forse li potremmo riassumere nell' Uovo famelico di Ridolfi!!! Prima, sarebbe il caso di chiudere i bilanci del 2010 dove sono incamerati soldi non percepiti da Colle dell'Oro alla scuola di Piediluco per poi evitare la figuraccia in corso con Superconti!!! Poi enucleare le opere pubbliche per il 2014, che come decideranno dovrebbe essere avviate nell'anno delle consultazioni amministrative, si apriranno i soliti tantissimi cantieri? E' una prassi consolidata per dimostrare la buona opera dell'amministrazione ma che non sempre o per l'eternità raccoglie i frutti sperati..... . Meno pressione fiscale e servizi confacenti, marce e proteste potrebbero essere evitate se ognuno facesse il suo dovere.... . Demagogia ed ennesimo manicheismo implicito come le esternazioni del primo cittadino “ e' riduttivo dare colpe solamente alla pubblica amministrazione”, la crisi della nostra città ha tanti responsabili e il Comune è il primo che non può esimersi!!!!

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