IL SUO RISVEGLIO?
Per
non fare la fine di Collescipoli gli abitanti di Papigno il 21 giugno
hanno presentato al sindaco di Terni una proposta per rivitalizzare
l'antico borgo. Elaborato dal comitato Papignopesche e dal
centrosociale in collaborazione con il club Alpino italiano e la
ciroscrizione Est, con l'obiettivo di riqualificare l'area intorno
agli stabilimenti( da sette anni chiusa per ordinanza dell'Unione
Europea per inquinamento di idrocarburi), 1000 metri inaccessibili!!
Entrati a far parte del contratto stipulato dal Comune di Terni con
Cinecittà ( 3000 €), con l'obbligo di bonificare la zona e
costruire un hotel e un parcheggio. Era l'epopea degli sudios
cinematografici!!!! Il progetto abusivo finito nelle mani comunali è
quel desiderio di riportare alla luce un paese soffocato da strategie
sbagliate!!! Insoddisfazione e responsabilità da additare, ma con la
consapevolezza...... che se non ci pensano da soli, è la fine!!
Democrazia? Valori e orgoglio per chi ama quel territorio!! E i 350
mila € di lavori per la bonifica chi li pagherà? Dal Comune si
vocifera che fino a 200mila € ci si arriva... e gli altri? Per i
finanziamenti si aspetta il consuntivo di bilancio... e allora
auguri!!! Papigno prima della fabbrica era famosa per le pesche, per
la loro qualità e chissà che... le sue radici attraverso il
volontariato eliminando le sporcizie, tagliando le erbacce e
riscoprendo gli orti terrazzati perduti, riapri un futuro di servizi
e di pubblica utilità!!!! Il turismo del paese e il bene della
collettività. Il progetto partecipato non deve essere una spina nel
fianco per il Comune ma uno stimolo e un orgoglio per la
rivitalizzazione di un contesto sociale ricordato solo in campagna
elettorale!!!
Complimenti per l'attenzione dedicata a problemi di cui nessuno si interessa più come quello dell'area industriale di Papigno (in realtà anche molti altri di cui ho letto sul suo blog).
RispondiEliminaSono il presidente dell'Associazione culturale NahArti, che si occupa di far conoscere e valorizzare il patrimonio ambientale, storico, artistico, di Terni e delle aree limitrofe.
A proposito di riconversioni di zone degradate, proprio oggi è stata diffusa la notizia di un ambizioso progetto di trasformazione del famigerato Corviale di Roma nel "più grande giardino pensile del mondo", che dovrà essere realizzato per l'Expo di Milano del 2015. Se si trasforma un eco-mostro come quello, simbolo per decenni di "cattiva edilizia" e "mala urbanistica", non vedo proprio che cosa si aspetti ancora a riportare l'Ex-Idrocarburi a orti terrazzati, tanto più che non stiamo parlando della trafficattissima Via Portuense, ma della strada statale 209, Valnerina, che i grandi pensatori della scena politica locale dichiarano "avere tutte le carte in regola per essere promossa a bene del patrimonio dell'umanità", senza rendersi conto che basta semplicemente la permanenza di quel degradante biglietto da visita della valle per troncare a priori qualunque chances di suggestionare i severi ispettori UNESCO.
Qui di seguito il link relativo la notizia a cui mi riferisco
http://www.urbanocreativo.it/dossier/5438/corviale-rivoluzione-green/
Cordiali Saluti
Saverio Ricci
presidente Associazione culturale NahArti
www.nahartiumbria.it