TERNI. LASCIA O RADDOPPIA?

La mancata deroga che ha lasciato la patata bollente al Cal  presieduto dal sindaco di Terni, sembra quasi paradossale!!!! La continuità del territorio proposta con l'annessione di Rieti, il comitato referendario verso la città di Roma e ora il riequilibrio territoriale mai voluto da nessuno e mai considerato dalle componenti politiche di maggioranza a Terni, che vorrebbe dimostrarci? Un pasticcio? L'impresa è ardua come il discorso dell'Asl, dove nemmeno i tre rappresentanti ternani del centrosinistra hanno una posizione unanime sulla riforma!!! E allora che ci vogliamo aspettare? Il baratto prospettato anche da me, potrebbe tradursi in un irriducibile "zero"... perdiamo tutto e torniamo ad essere quel "paesotto" sempre additato da molti!!!! La questione istituzionale ignorata e sottovalutata.... in settanta più venti giorni è difficile da concertare!!!  Simbolico negli atteggiamenti e riformatore nei proclami ma dai massimi rappresentanti istituzionali se ne ricava quell'occasione storica a perdere, per un territorio che con le unghie e con i denti è diventata Provincia di eccellenza!!! Sicuramente altri personaggi di spessore, ma il futuro dell'Umbria e di Terni potrebbe partire proprio da qui dove con la Prefettura che è comunque persa, il territorio è tutto da conquistare!!!! Il progetto di renderla più forte e competitiva, dissuade realtà come Cascia,Norcia e Spoleto promotrici del turismo, della cultura.... e perchè dovrebbero riordinarsi in una città che del suo credo industriale si è circondata di ottusa mediocrità intellettuale? La speranza è ultima a morire e noi vogliamo crederci.