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venerdì 28 settembre 2012

Dalle puntante on line fino alle new slot e vlt ormai è una patologia, la sindrome della passione irrefrenabile!!! Il fenomeno occulto ma anche legale come volano di sviluppo culturale e turistico è ormai identificato con gli stessi caratteri distintivi della dipendenza da sostanze stupefacenti. Il calo del lotto, del bingo, dell'ippica, del superenalotto e del gratta e vinci è il segno di una moda ormai da superare, si scontra con l'insistente brama di vincere che può dilapidare qualsiasi patrimonio anche esiguo!! Le statistiche regionali che sul gioco d'azzardo legalizzato vedono un repentino aumento grazie ai cosiddetti giochi di abilità a distanza, inseriscono l'Umbria nel triste ed  invidiabile primato con l'13% di spesa per giochi contro il 11% nazionale. Il comportamento ossessivo verso il gioco è considerato come normalità, con la speranza che prima o poi si vincerà! Il deterrente proposto dal ministro Balduzzi di indicare sugli apparecchi "rischio di dipendenza" ci ricorda l'infruttuosa manovra sulle sigarette che dopo il disciolto monopolio, vede lo Stato concessionario continuare in modo regolare a guadagnare sulla salute dei cittadini. E' la solita storia delle privatizzazioni beffa!!!!  L'anomalia di una patologia pregressa di propensione al gioco come problema relazionale con gli altri contribuisce al dilagare del fenomeno in un momento inevitabile di crisi economica. L'incentivazione del gioco anche sui media con una rete sociale insufficiente a creare copertura, genera quel desiderio convulso di maggiori disponibilità economiche. Il paradosso è che gli unici che avrebbero qualcosa da spendere potrebbero essere solo i pensionati. E' come sparare sulla "Crocerossa"? Peggio, spacciarlo come rinascita di sviluppo sostenibile per la città..... meditiamo, stiamo arrivando ai sottotitoli finali!!

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