PROGETTI PER 24MILIONI DI €
Novamont Spa, società con sede a Novara e stabilimento a Terni è capofila insieme a Versalis, Chamtex e Federchimica, del Cluster tecnologico sulla chimica verde. Per merito del bando voluto dal ministero dell'istruzione, volto a favorire le aggregazioni dei soggetti attivi nel campo dell'innovazione, l'azienda leader a livello internazionale delle bioplastiche e unico produttore italiano di materie prime bioplastiche darà il via a 2 importanti progetti da 12mil di € l'uno. Riguarderà lo sviluppo di una bioraffineria integrata di terza generazione per la produzione di bioplastiche avanzate. Quattro progetti in via prioritaria che partiranno dal 1° gennaio 2013 e si svilupperanno nel corso di tre anni. Coinvolta l'università di Perugia, dove è stato istituito dal Ministero dell'Ambiente il Centro nazionale di ricerca sulle biomasse (Crb), determinante per la qualificazione scentifica dell'Ateneo. L'obiettivo dei progetti umbri è quello di sfruttare biomasse residuali, per prodotti chimici sostitutivi di prodotti derivati dal petrolio e rendere l'intero processo sostenibile e rinnovabile. Lo studio e la messa a punto di colture come il cardo, che possono crescere in terreni aridi e marginali, dove non si riuscirebbe a coltivare altro. L'altro progetto è l'utilizzo di residui ligno-cellulosici per trasformarli in zuccheri, processi di bio-chemicals con l'intento di utilizzare prodotti al 100% rinnovabili. Il bando del Miur prevedeva l'aggregazione di soggetti pubblici e privati (per la chimica verde sono 109). Il settore della chimica verde assembla soggetti della ricerca, focalizzando risorse definite come priorità a livello nazionale per far convergere i soggetti in una logica di filiere. Il Crb guidato dal professore Cotana (docente di ingegneria industriale e direttore del Crb) avrà il compito di sviluppare le filiere energetiche, l'ottimizzazione della bioraffineria, utilizzando tutti gli scarti. Le imprese ternane Treofan e Meraklon coinvolte nella sfida, rappresentano quel segnale determinante per l'investimento sul territorio dopo l'uscita dolorosa di Basell, sintomo della crisi irreversibile causata dalle stesse istituzioni! L'opportunità di sviluppo tangibile, con nuove produzioni sui settori innovativi e competitivi per il futuro del comprensorio. Carpe diem.
Novamont Spa, società con sede a Novara e stabilimento a Terni è capofila insieme a Versalis, Chamtex e Federchimica, del Cluster tecnologico sulla chimica verde. Per merito del bando voluto dal ministero dell'istruzione, volto a favorire le aggregazioni dei soggetti attivi nel campo dell'innovazione, l'azienda leader a livello internazionale delle bioplastiche e unico produttore italiano di materie prime bioplastiche darà il via a 2 importanti progetti da 12mil di € l'uno. Riguarderà lo sviluppo di una bioraffineria integrata di terza generazione per la produzione di bioplastiche avanzate. Quattro progetti in via prioritaria che partiranno dal 1° gennaio 2013 e si svilupperanno nel corso di tre anni. Coinvolta l'università di Perugia, dove è stato istituito dal Ministero dell'Ambiente il Centro nazionale di ricerca sulle biomasse (Crb), determinante per la qualificazione scentifica dell'Ateneo. L'obiettivo dei progetti umbri è quello di sfruttare biomasse residuali, per prodotti chimici sostitutivi di prodotti derivati dal petrolio e rendere l'intero processo sostenibile e rinnovabile. Lo studio e la messa a punto di colture come il cardo, che possono crescere in terreni aridi e marginali, dove non si riuscirebbe a coltivare altro. L'altro progetto è l'utilizzo di residui ligno-cellulosici per trasformarli in zuccheri, processi di bio-chemicals con l'intento di utilizzare prodotti al 100% rinnovabili. Il bando del Miur prevedeva l'aggregazione di soggetti pubblici e privati (per la chimica verde sono 109). Il settore della chimica verde assembla soggetti della ricerca, focalizzando risorse definite come priorità a livello nazionale per far convergere i soggetti in una logica di filiere. Il Crb guidato dal professore Cotana (docente di ingegneria industriale e direttore del Crb) avrà il compito di sviluppare le filiere energetiche, l'ottimizzazione della bioraffineria, utilizzando tutti gli scarti. Le imprese ternane Treofan e Meraklon coinvolte nella sfida, rappresentano quel segnale determinante per l'investimento sul territorio dopo l'uscita dolorosa di Basell, sintomo della crisi irreversibile causata dalle stesse istituzioni! L'opportunità di sviluppo tangibile, con nuove produzioni sui settori innovativi e competitivi per il futuro del comprensorio. Carpe diem.
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