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sabato 9 febbraio 2013


Fonte Sole24Ore-9 febbraio

A causa delle perdite subite in alcuni investimenti sbagliati negli Stati Uniti e in Brasile (5miliardi di €), il gruppo siderurgico tedesco ristruttura anche in Europa, annunciando il taglio di 2mila posti di lavoro in Germania e in Spagna. Altri 1.800 posti a rischio, su un totale di circa 27mila dipendenti della divisione Steel Europe, con dismissioni di attività europee a seguito, erano state sempre scongiurate dai vertici di Tk. La Steel Europe nell'ultimo anno fiscale ha ottenuto un margine operativo che non ha coperto il costo del capitale e con le misure annunciate ieri, il gruppo conta di risparmiare circa 500milioni di € entro l'anno fiscale 2014/2015. I risultati del primo trimestre dell'esercizio 2012/2013 (ottobre-dicembre dello scorso anno) saranno annunciati martedi' prossimo e dovrebbero mostrare un Ebit di 200 milioni di €, contro i 300 dello stesso periodo dell'anno precedente. La nota di Tk attribuisce i problemi all'aumento delle materie prime e dell'energia, all'ingresso della Russia nella Wto e in particolare all'incertezza economica. Anche ArcelorMittal, il produttore siderurgico maggiore al mondo, ha accusato l'anno scorso una perdita netta di 3,7miliardi di €. L'attenzione è d'obbligo, la situazione di Terni è sempre sotto monitoraggio dalle parti sociali, il lavoro va salvaguardato e tutelato. I tagli necessari dovranno essere supportati nell'ottimizzazione delle risorse a disposizione.

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