In media i 64 dirigenti della regione Umbria percepiranno circa 11mila € lordi in più nella prossima busta paga. "Pioggia" di euro per il lavoro svolto nel 2012. Alla faccia della spending review, la giunta regionale elargirà un bel fondo premio come incentivi per i compiti assegnati. Tutti i sindacati hanno accettato il premio proposto dall'assessore Riommi, una cifra inferiore al passato... e per fortuna! Se anni fa i dirigenti superavano le 200 unità ora le posizioni sono scese in maniera radicale e la giunta è riuscita ad effettuare un taglio di più di 500mila € al fondo che avrebbe superato abbondantemente il milione di €. E' illegittimo tagliare i premi ma i sacrifici in un momento di assoluta gravità e crisi economica debbono toccare tutti indistintamente e specialmente la categoria che percepisce salari maggiori. Riorganizzazione, valutazione equa ed oggettiva degli obiettivi e delle potenzialità delle risorse umane per l'assegnazione dei premi, è quanto si augurano d'ora in poi gli stessi sindacati. I tempi delle "vacche grasse" sono superati, la pubblica amministrazione e gli enti locali debbono risparmiare.
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lunedì 24 febbraio 2014
In media i 64 dirigenti della regione Umbria percepiranno circa 11mila € lordi in più nella prossima busta paga. "Pioggia" di euro per il lavoro svolto nel 2012. Alla faccia della spending review, la giunta regionale elargirà un bel fondo premio come incentivi per i compiti assegnati. Tutti i sindacati hanno accettato il premio proposto dall'assessore Riommi, una cifra inferiore al passato... e per fortuna! Se anni fa i dirigenti superavano le 200 unità ora le posizioni sono scese in maniera radicale e la giunta è riuscita ad effettuare un taglio di più di 500mila € al fondo che avrebbe superato abbondantemente il milione di €. E' illegittimo tagliare i premi ma i sacrifici in un momento di assoluta gravità e crisi economica debbono toccare tutti indistintamente e specialmente la categoria che percepisce salari maggiori. Riorganizzazione, valutazione equa ed oggettiva degli obiettivi e delle potenzialità delle risorse umane per l'assegnazione dei premi, è quanto si augurano d'ora in poi gli stessi sindacati. I tempi delle "vacche grasse" sono superati, la pubblica amministrazione e gli enti locali debbono risparmiare.
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