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lunedì 12 maggio 2014


COMUNICATO STAMPA
Roma, 12 maggio 2014



“Riteniamo positivo che il governatore della Regione Umbria, Catiuscia Marini, si faccia portavoce di una richiesta che abbiamo avanzato a tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni: attivare un tavolo a Palazzo Chigi per affrontare la situazione delle Acciaierie Speciali Terni, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati”. 

Lo ha dichiarato il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, al termine del confronto che si è tenuto oggi a Perugia fra organizzazioni sindacali e rappresentanti di Comune e Provincia di Terni e della Regione Umbria. “Come sindacato prosegue il sindacalista , abbiamo ribadito le preoccupazioni dei lavoratori di fronte al ritardo nella presentazione del piano industriale da parte di ThyssenKrupp, a cui si aggiungono altri segnali allarmanti come la diminuzione della produzione media mensile di acciaio da 120.000 a 90.000 tonnellate e la richiesta da parte dei vertici aziendali di ridurre da 21 a 18 i turni dell’area a caldo”. “Di fronte alle ombre sempre più fitte che si addensano sul futuro delle acciaierie di Terni continua , oggi abbiamo dunque condiviso la necessità di chiedere l’attivazione di un tavolo a Palazzo Chigi e di una cabina di regia composta da rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, delle parti sociali e dei vertici dell’area ThyssenKrupp in cui è stato inserito il polo ternano, la Materials Services, sul modello di quanto fatto per le acciaierie Lucchini, oltre a coinvolgere l’Unione europea nell’ambito dell’attuazione del Piano d’azione per l’acciaio che abbiamo sostenuto con determinazione a livello europeo”. “Siamo convinti che il polo siderurgico ternano, unico in Italia a produrre acciai speciali, di cui il nostro Paese è uno dei principali consumatori, sia un asset strategico di vitale importanza non solo per il territorio, ma per l’intera economia nazionale: il Governo nazionale e l’Europa conclude il sindacalista devono fare tutto il possibile per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia del patrimonio produttivo”.


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