Il Prg del Comune diTerni, le deliberazioni ministeriali e le direttive comunitarie confermano il regime di protezione ambientale e di interesse nazionale dal punto di vista paesaggistico, faunistico, acustico e della flora.
La federazione dei Verdi di Rossano Fausti, Italia Nostra, il gruppo Vas e Wwf in una nota si dichiarano contrari alla possibile e futura di candidatura del lago di Piediluco come bacino per le gare olimpiche di Roma 2024.
Le associazioni ambientaliste hanno maturato questa posizione alla luce dello stato del borgo, delle sue sponde e delle sue acque.
Per le associazioni i protagonisti in negativo, sono stati i "comportamenti incongrui" assunti da parte delle società che hanno gestito il bacino lacustre/idroelettrico, da ENEL a E.On, imprese che hanno speculato sullo specchio lacustre grazie ai "placet" delle istituzioni locali/regionali.
Per qualsiasi progetto commentano le associazioni, a partire dalla grandeur olimpionica, sempre che tale evento non rappresenti una mera sortita mediatica del presidente del Consiglio, ci si dovrà finalmente confrontare con le severe regole esistenti in merito alla tutela lacuale e con un approccio culturale radicalmente diverso imposto dai tempi.
Gli ambientalisti, sempre inascoltati, pretendono da anni il rispetto delle regole.
Forse le Olimpiadi non ci saranno, è troppo presto per pensarci ma di sicuro gli sconfitti sono sempre i ternani, un territorio che potrebbe vivere di turismo e "monetizzare" attraverso lo sviluppo commerciale tutte le sue bellezze.
Un problema culturale e senza dubbio di incapacità manageriale da parte di chi ci governa.
E se Piediluco fosse stato in provincia di Rimini o di Trento, sarebbe stato "maltrattato" indecorosamente in questo modo?
Forse è la solita "banalità", una "litania" riproposta a più riprese ma da appassionato e amante di Piediluco è giusto rimarcare una sacrosanta verità, le congetture e le esagerazioni si vanno a sommare a politiche sbagliate in tutti questi anni.
La federazione dei Verdi di Rossano Fausti, Italia Nostra, il gruppo Vas e Wwf in una nota si dichiarano contrari alla possibile e futura di candidatura del lago di Piediluco come bacino per le gare olimpiche di Roma 2024.
Le associazioni ambientaliste hanno maturato questa posizione alla luce dello stato del borgo, delle sue sponde e delle sue acque.
Per le associazioni i protagonisti in negativo, sono stati i "comportamenti incongrui" assunti da parte delle società che hanno gestito il bacino lacustre/idroelettrico, da ENEL a E.On, imprese che hanno speculato sullo specchio lacustre grazie ai "placet" delle istituzioni locali/regionali.
Per qualsiasi progetto commentano le associazioni, a partire dalla grandeur olimpionica, sempre che tale evento non rappresenti una mera sortita mediatica del presidente del Consiglio, ci si dovrà finalmente confrontare con le severe regole esistenti in merito alla tutela lacuale e con un approccio culturale radicalmente diverso imposto dai tempi.
Gli ambientalisti, sempre inascoltati, pretendono da anni il rispetto delle regole.
Forse le Olimpiadi non ci saranno, è troppo presto per pensarci ma di sicuro gli sconfitti sono sempre i ternani, un territorio che potrebbe vivere di turismo e "monetizzare" attraverso lo sviluppo commerciale tutte le sue bellezze.
Un problema culturale e senza dubbio di incapacità manageriale da parte di chi ci governa.
E se Piediluco fosse stato in provincia di Rimini o di Trento, sarebbe stato "maltrattato" indecorosamente in questo modo?
Forse è la solita "banalità", una "litania" riproposta a più riprese ma da appassionato e amante di Piediluco è giusto rimarcare una sacrosanta verità, le congetture e le esagerazioni si vanno a sommare a politiche sbagliate in tutti questi anni.
0 commenti inseriti:
Posta un commento
Commenta la polemica....