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martedì 14 luglio 2015


Ieri Marco Cecconi FdI ha tuonato pesantemente, alludendo ad "inciuci" ed accordi dei pentastellati con la maggioranza, per l'elezione alla commissione alloggi popolari. 

Oggi il M5S risponde seccamente al mittente, tacciando il centro destra di personalismi e individualismi, sintomo del logorio di una città inerme a gestioni clientelari.

L'opposizione strumentale, che negli ultimi anni ha condotto inevitabilmente Terni sul lastrico, si scontra con la cronica mancanza di confronto tra le parti politiche. 

Il M5S come la stessa Lega Nord meriterebbero un'attenzione diversa da tutte le forze politiche e gli stessi dovrebbero aprirsi alla società per essere propositivi e concreti. 
La volontà dell'elettorato, stanco dei soliti noti e dei soliti partiti, ha bisogno soprattutto di questo.

Perchè il ruolo di controllo nella commissione alloggi e la presidenza della commissione statuto e regolamento, che spettano per norma all'opposizione, vengono scelti attraverso il voto segreto dell'assemblea?

Perchè lunedi' pomeriggio tra le opposizioni non si è trovata una proposta unitaria da presentare alla maggioranza?

La candidatura di Marco Cecconi FdI, imposta o non, era scomoda per qualcuno?

Domande che meriterebbero una risposta, ma il dato inconfutabile è che l'elezione della consigliera M5S Braghiroli, in qualità di membro supplente, è stata votata dalla stessa maggioranza con quattro preferenze nei confronti di una sola per Cecconi.

Onestamente non riesco ad esprimermi sulle responsabilità di partito o a calarmi nelle dinamiche dei "franchi tiratori", ma sono certo che ai cittadini interessa un altro tipo di politica.

Dialogare nel merito delle questioni e opporsi a scelte sconsiderate, armandosi di forza e coraggio come il mandato dovrebbe presupporre, è l'unica strada da percorrere. 

Questa è politica, ambizioni di poltrone acquisite o sfuggite non interessano a nessuno se non a pochi addetti ai lavori. 

Nessuno scagli la prima pietra, ricordi di poca correttezza e di mancanza di obiettività ne abbiamo fin troppi esempi.

Vogliamo parlare della nuova organizzazione del Consiglio Regionale?

Ci tacciamo e speriamo che il ruolo della politica sia ben diverso da questi siparietti infruttuosi che giovano solamente a chi rappresenta bene o male la nostra amministrazione.








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