Erano anni che la festa del Caos era al centro di inevitabili, continue e "legittime" polemiche ma nessuno era riuscito mai a fermare l'evento.
Autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali, patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e del Comune di Terni per ottenere la gratuità delle affissioni, destinazione dei locali di proprietà comunale per fini creativi e lucrativi e le autorizzazioni per il certificato di prevenzione antincendio dei Vigili del Fuoco sono solamente alcuni dei permessi che sono stati richiesti dal M5S al Sindaco.
Un leggero dubbio si solleva, gli scorsi anni qualcuno ha mai pensato di informarsi sulle autorizzazioni acquisite?
Ogni anno venivano sollevate polemiche, organi di stampa titolavano minacciosi e poi la festa regolarmente si effettuava, con incassi mai resi noti. Quest'anno non ci sarà.
Gli organizzatori del 31 dicembre 2015 nella nota serale, firmata da Indisciplinarte srl, Stardust srl, Fat3, Busthard's Studio si indignano per la strumentalizzazione politica subita.
L'iniziativa dal titolo "Street Art Park" richiama la natura del dna del Caos sia per il carattere culturale che multidisciplinare, un investimento per la città senza un utile rilevante per gli organizzatori e nel rispetto delle regole vigenti.
Il Capodanno al Caos avrebbe permesso di dare lavoro ad almeno 70 persone e 36 artisti.
E allora perchè fare un passo indietro?
L'organizzazione chiede un incontro pubblico con la commissione cultura del comune di Terni, con i capigruppo di tutti i partiti e con le forze dell'ordine della città.
Un confronto aperto sul tema cultura e sulla pubblica sicurezza e si riservano di agire per i danni economici e di immagini subiti a fronte delle notizie diffamatorie.
Questa spiacevole vicenda sicuramente non finirà qui, il dietro front dell'organizzazione sarà stato scaturito da dinamiche che possiamo solo immaginare ma nessuno ci dirà mai la verità.
Autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali, patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e del Comune di Terni per ottenere la gratuità delle affissioni, destinazione dei locali di proprietà comunale per fini creativi e lucrativi e le autorizzazioni per il certificato di prevenzione antincendio dei Vigili del Fuoco sono solamente alcuni dei permessi che sono stati richiesti dal M5S al Sindaco.
Un leggero dubbio si solleva, gli scorsi anni qualcuno ha mai pensato di informarsi sulle autorizzazioni acquisite?
Ogni anno venivano sollevate polemiche, organi di stampa titolavano minacciosi e poi la festa regolarmente si effettuava, con incassi mai resi noti. Quest'anno non ci sarà.
Gli organizzatori del 31 dicembre 2015 nella nota serale, firmata da Indisciplinarte srl, Stardust srl, Fat3, Busthard's Studio si indignano per la strumentalizzazione politica subita.
L'iniziativa dal titolo "Street Art Park" richiama la natura del dna del Caos sia per il carattere culturale che multidisciplinare, un investimento per la città senza un utile rilevante per gli organizzatori e nel rispetto delle regole vigenti.
Il Capodanno al Caos avrebbe permesso di dare lavoro ad almeno 70 persone e 36 artisti.
E allora perchè fare un passo indietro?
L'organizzazione chiede un incontro pubblico con la commissione cultura del comune di Terni, con i capigruppo di tutti i partiti e con le forze dell'ordine della città.
Un confronto aperto sul tema cultura e sulla pubblica sicurezza e si riservano di agire per i danni economici e di immagini subiti a fronte delle notizie diffamatorie.
Questa spiacevole vicenda sicuramente non finirà qui, il dietro front dell'organizzazione sarà stato scaturito da dinamiche che possiamo solo immaginare ma nessuno ci dirà mai la verità.
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