A Terni la questione morale è tutta politica

Il Consiglio comunale si scioglie per la seconda volta consecutiva, prima per l'assetto non determinato delle Commissioni consiliari e poi per l'istruttoria in corso sulla presunta incompatibilità di alcuni consiglieri comunali. 

Chi ha scagliato la prima pietra non è immune da pregressi giudiziari, Valdimiro Orsini, questa mattina ha presentato un esposto nei confronti di dieci consiglieri comunali per pendenze con l'erario e verso il Segretario comunale Aronica, ma il consigliere del Pd è stato già condannato dalla Corte dei Conti al pagamento della somma di € 6.262.42, pari al 60% degli oneri sopportati dal comune di Arrone per gli ingiustificati permessi retribuiti fruiti dal medesimo, corrispondenti ad  € 10.437,36, oltre agli interessi compensativi, rivalutazione monetaria e spese di giudizio stabiliti in motivazione. 
La condanna è datata 18/12/2007 ed è relativa all'incarico di Orsini a Vice sindaco di Arrone dal giugno del 2004 al 2009 e a Vice Presidente della Comunità Montana Valle del Nera e Monte S. Pancrazio.
"La trasparenza e la pulizia in politica dovrebbe partire soprattutto da chi mette in dubbio l'operato e l'onestà degli altri".
Nessuna polemica ma solamente un monito, ritorsioni politiche e invidie in questo momento "zero" per la città, servono a ben poco. 
Chi ha sbagliato è giusto che paghi i propri errori sanando i debiti mentre chi fa il paladino della giustizia, dopo aver fatto emergere la verità, d'ora in poi si comporti in maniera costruttiva per la Terni del futuro. 

Legalità, Terni dopo gli ultimi anni di sofferenza, con avvisi di garanzia e arresti eccellenti è stanca di sopportare nuove inchieste giudiziarie o scandali in politica.
La città ha bisogno di normalità.
Dopo la denuncia legittima di Valdimiro Orsini chi ha "nuovi assi nella manica" li metta al tavolo e smascheri qualsiasi incompatibilità, "altrimenti taccia per sempre". Poi si inizi finalmente a lavorare per Terni.