Il vice Presidente della Ternana, Paolo Tagliavento, e il project manager, Sergio Anibaldi, hanno presentato il progetto di fattibilità del futuro stadio rossoverde.
Ternana Stadium dovrebbe costare 50 milioni di euro per 634 posti di lavoro tra progettazione e realizzazione. Uno stadio all’inglese da vivere tutta la settimana, l'orgoglio di una comunità con una capienza di 18500 spettatori, 3380 mq tra l’area interna e servizi sport, 5850mq per l’attività commerciale, 1290 parcheggi stadio sia in struttura che in superficie e area di intervento pubblica pari a 93960mq.
Paolo Tagliavento -dichiara- lo stadio è la filosofia di un progetto, una struttura di comunità con un investimento totalmente a carico del privato, sempre aperto e punto di riferimento per tutti anche per chi non ama il calcio. “Il centro cittadino si amplia. Una trasformazione mentale nel segno della sicurezza e nel vivere lo stadio”. Il dott. Anibaldi detta i tempi, il termine ultimo per la consegna della struttura è ottobre 2024. Un’iter che attraverso la legge stadi parte da oggi ed entro 90 giorni il Comune dovrà rispondere per l’interesse pubblico. Successivamente entrerà in ballo la conferenza di servizi fino all’autorizzazione regionale, seguirà il bando di gara con la prelazione per il soggetto proponente fino all’aggiudicazione del progetto definitivo. Entro Aprile 2022 il contratto dovrà essere firmato e la concessione avrebbe una durata di 33 anni e 6 mesi. Una conditio sine qua non legata alla realizzazione del progetto è la la costruzione della clinica, non sullo standard dei posti letto e in base al piano regionale sanitario adottato e non approvato. Una destinazione con interesse pubblico e sociale per superfici compensatrici. Un’innovazione e in controtendenza per chi ha sempre puntato sull’attività commerciale, la convenzione sanitaria sarà al 50% con pari rischio pubblico che privato. La legge stadi è chiara, semplificare la realizzazione attraverso un equilibrio economico e finanziario necessario per realizzare un’opera pubblica (stadio, ternanello e clinica). Una grande sfida in un periodo di pandemia dove ancora risuonano le dichiarazioni dell'ex Presidente dell'Ater, Alessandro Almadori sull'ex Milizia, "il contratto di vendita all'ospedale era alla firma ma è saltato per una decisione dell'ex Presidente Marini". L'efficace uscita della Cgil che apprezza la proposta dell'imprenditore Bandecchi e allo stesso tempo rinnova alla Regione di stabilizzare il personale sanitario di Terni e di implementarlo dove occorre compresa la nomina dei primari senza unificare le aziende ospedaliere. A questo punto gli amministratori battano un colpo, Terni farà la sua parte ma dal capoluogo di Regione si aspettano saggie decisioni, a maggior ragione che il colore politico è lo stesso. Paolo Tagliavento è laconico, "treni del genere non passano più, è un'occasione da non perdere". Valutazioni stringenti per obiettivi di sviluppo comune abbandonando definitivamente "indefinibili" campanilismi, solo cosi' si può ripartire.
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