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giovedì 5 maggio 2022

Leolandia Umbria è un progetto ancora aperto e sul tavolo degli imprenditori coinvolti. Ma, dal tavolo, è passato per ora nel cassetto in attesa che il primo parco dei divertimenti, quello di Bergamo, che ha scelto proprio l’area di San Liberato Narni, in provincia di Terni, per replicare il modello di business nel centro Italia, torni a livelli di fatturato accettabile dopo la dura crisi passata in questi ultimi due anni per colpa della pandemia da Covid-19. Il grande sogno permane ma senza finanziamenti a lungo termine e a tasso agevolato per uscire dalla crisi e continuare il programma d'investimenti tutto rimane congelato. Erano le parole del Presidente del parco, Giuseppe Ira nel 2021 e nulla è cambiato. L'attesa di un 2022 normale non c'è stato. I volumi di raccolta sono stabili, gli accessi aumentano ma ancora è presto per programmare. E’ tutto sul tavolo come dicevamo all’esordio. Prima della pandemia si ragionava in uno start dei lavori nel 2020 per un’apertura a primavera 2021. Sono stime approssimative ma in città circolavano già tecnici, ingegneri e progettisti. Bastava posare la prima pietra e accendere la macchina dei lavori. "Per chi pensa a una nuova “Mirabilandia” sbaglia, i soldi c’erano e ci sono, il terreno è ancora disponibile ovviamente e gli investitori non hanno annunciato alcun ritiro dal mercato".

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