Il 28 gennaio e il 4 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso il Centro Paolo D'Aloja a Piediluco, l'asd Circolo Canottieri Piediluco organizza l'open day per promuovere i corsi di canottaggio sport terapia integrata.
Ogni Società remiera a livello nazionale organizzerà gli open day al fine di promuovere le proprie attività. I corsi di Canottaggio Terapia Integrata dovranno partire a febbraio 2023 e concludersi (ai fini del progetto) a fine anno. I corsi di canottaggio dovranno prevedere un minimo di 2 ore a settimana per 10 mesi (febbraio-dicembre 2023 con esclusione del mese di agosto). I corsi pertanto verranno strutturati secondo una modalità formativa adatta a tutti e col solo fine di aumentare il benessere e la generale qualità di vita dei partecipanti. In collaborazione con Federsanità verranno attivati corsi di Canottaggio Terapia Integrata che accoglieranno medici, persone con pregresse patologie (oncologiche e non solo) e semplici appassionati, over 65.
Il 14 dicembre a Roma, presso la Sala Rossa, c/o Piscine del Coni - Foro Italico (piazza Lauro De Bosis, 3), il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, ha presentato alla stampa i progetti finanziati da Sport e Salute SpA e che caratterizzeranno tutto il 2023. Durante l’appuntamento con gli Organi di Informazione sono stati illustrati, nel dettaglio, i tre progetti finanziati che hanno come titolo “Remare in libertà”, “Sport Terapia Integrata” e “#StudieRemoinFamiglia”. Testimonial dei progetti sono state le campionesse olimpiche di Tokyo 2020 in doppio pesi leggeri Valentina Rodini e Federica Cesarini e la medaglia di bronzo di Tokyo 2020 in quattro senza Marco Di Costanzo.
“Remare in libertà” si sviluppa in stretta collaborazione con il Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità̀, e ha l’obiettivo di avvicinare alle attività remiere i giovani detenuti di cinque Istituti Penitenziari Minorili (IPM) e i «minori e giovani adulti in carico ai servizi della Giustizia Minorile e agli Uffici di servizio sociale per i minorenni» presenti sul territorio italiano. Relativamente a “Remare in Libertà”, giova ricordare che i ragazzi che verranno ospitati dalle società e a cui è destinato il corso di canottaggio sono in carico ai servizi della Giustizia Minorile e agli Uffici di servizio sociale per i minorenni, e che i club remieri coinvolti potranno contare su un educatore professionale specializzato, che affiancherà i ragazzi durante i corsi (che partiranno con un minimo di tre ragazzi partecipanti), sul pagamento dell’intera durata – 10 mesi – del corso, e sul rimborso spese dei trasporti. Le attività destinate ai detenuti degli Istituti Penitenziari Minorili saranno svolte unicamente presso le sedi di Torino, Firenze, Bari, Palermo e Catania.
“Sport Terapia Integrata” progetto teso a promuove una nuova visione del canottaggio inteso non solo come sport, ma come disciplina completa e con riconosciuti benefici fisico-motori, oltre che psicologici, generati dal contatto con la natura e che rappresentano la soluzione ideale per uno stile di vita corretto, in un giusto equilibrio tra mente e corpo. Vi sarà l'attivazione di corsi di canottaggio aperti a persone con pregresse patologie oncologiche e non solo. Si tratta dunque di un impegno ambizioso che per poter essere concretizzato dovrà necessariamente avvalersi di figure qualificate con competenze altamente specifiche. Proprio a tal fine, per l’anno 2023, sarà organizzato un Corso di Specializzazione rivolto a quegli Allenatori che vorranno rendersi attivi nel progetto e seguirne i partecipanti. Ricordiamo infatti che Sport Terapia Integrata coinvolge persone con pregresse patologie (oncologiche e non solo) o semplici appassionati over 65. Parliamo quindi di persone che possono presentare fragilità e nei confronti delle quali è necessario un approccio estremamente accorto.
“#StudieRemoinFamiglia” con questo progetto la Federazione si pone l’obiettivo di avvicinare, attraverso gli Istituti scolastici, bambine, bambini e adolescenti, insieme ai loro insegnanti e famigliari, al canottaggio e ai valori che lo sport del remo porta con sé: disciplina, rispetto dell’ambiente, delle regole e degli altri, sana competizione, resilienza. Il Progetto promuove una nuova visione del canottaggio inteso non solo come sport, ma come disciplina completa e con riconosciuti benefici fisico-motori, oltre che psicologici, generati dal contatto con la natura e che rappresentano la soluzione ideale per uno stile di vita corretto, in un giusto equilibrio tra mente e corpo. In collaborazione con Federsanità.
I tre consiglieri federali referenti dei progetti sono Rossella Scola per “Remare in Libertà”, Massimiliano D’Ambrosi per “#StudiEremoinFamiglia” e Andrea Vitale per “Sport Terapia Integrata”. Sono tre sfide impegnative e onerose, ma la Federazione è abituata a sostenere questo tipo di sfide, e anche questa volta farà la sua parte grazie al sostegno di Sport e Salute”.
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