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sabato 29 aprile 2023

Maria Sole Giardini è candidata con il M5S alle prossime elezioni amministrative di maggio, è una giornalista collaboratrice di redazione in testate online e tv locali.

-In breve proposte per il rilancio del settore terziario nella città di Terni?

Risponderò in tre parole: ascolto, lavoro di gruppo e aiuto concreto. Sarebbe troppo facile dire: “intercetteremo risorse, magari Pnrr, e le destineremo ad un settore martoriato dalla pandemia prima e dalla guerra poi”. Giustissimo ma, se non si sono ascoltate prima le esigenze di ogni singola persona coinvolta, sia come attore che come utente, si rischia solo di disperdere risorse che magari era più urgente destinare ad altri ambiti. Il passo successivo sarà portare, tutte le problematiche raccolte, così come eventuali soluzioni proposte, all’attenzione di una ‘task force’ composta da professionisti che potranno trovare le giuste risposte. Mi viene da pensare ad esempio alla creazione di un gruppo di lavoro con esperti professionisti in grado di partecipare ad appositi bandi per richiedere fondi, anche Pnrr, all’abolizione della Taric, già inserita nel nostro programma, che può già essere un valido aiuto. Fondamentale sarà il fatto che ogni soluzione dovrà, da ora in poi, essere sempre discussa con i diretti protagonisti, realizzando sempre processi partecipativi, se possibile aprendo tavoli alla pari tra cittadini ed amministratori per ogni singolo importante progetto alla cui realizzazione la cittadinanza sia interessata a partecipare attivamente. Non esisteranno più decisioni a porte chiuse nei “palazzi di potere”. Trasparenza e ascolto sono la base fondante del nostro programma e del buon funzionamento della società tutta. Anche dove non fosse possibile realizzare un formale processo partecipativo alla pari rimane il fatto che noi faremo sempre da portavoce ai cittadini che potranno avere un contatto diretto e stabile con il gruppo consiliare Cinque Stelle. L’economia tende sempre a dividere i settori produttivi in tre macro gruppi: il settore primario, ovvero l’agricoltura, quello secondario (l’industria) e il terziario dove si forniscono servizi e attività complementari ai primi due. Poi c’è il capitolo terzo settore che comprende organizzazioni di volontariato, associazioni culturali, ong ecc. Sarebbe sbagliato dedicarsi e parlare esclusivamente di un settore specifico perché nella realtà, tutte queste macro e micro-categorie, sono per forza di cose interconnesse tra loro e di pari importanza. Non funziona bene l’industria se il primo e terzo settore sono carenti e vice versa. Per queste ragioni, come Movimento 5 stelle, nel nostro programma abbiamo inserito interventi in tutti questi campi, nessuno escluso. 


-Mobilità alternativa, piste ciclabili e varchi elettronici. Come bisognerebbe intervenire per diminuire l'utilizzo delle auto?

Più che alternative sarebbe già molto far avere a Terni una ‘mobilità’. Mi spiego meglio, Terni non è solo centro cittadino, un’ampia fetta di popolazione, vive nelle periferie. Faccio un esempio pratico: Borgo Rivo è la periferia più popolata ma è praticamente impossibile da raggiungere a piedi o in bici, senza rischiare la ‘vita’ attraversando strade ad alto scorrimento. Non è raro incrociare malcapitati riders sul cavalcavia, giorno e notte, che mettono a rischio la loro sicurezza pur di lavorare, ed è uno spettacolo indegno. Come Borgo Rivo c’è Borgo Bovio, la Valnerina, la Valserra e altre realtà in cui piste ciclabili, percorsi alternativi, possibilmente con del verde, non solo sono auspicabili ma indispensabili. Questo potrebbe essere un primo importante tavolo partecipativo da aprire con i cittadini. Personalmente posso già proporre la realizzazione di piste ciclabili a basso costo utilizzando strade secondarie sterrate o linee ferroviarie in disuso che sarebbero utilizzabili per una moderna metropolitana di superficie ed alcune sarebbero già disponibili. Il noleggio delle bici in città poi è un progetto che dovrebbe essere totalmente riorganizzato ed incentivato. Così come quello mai completato delle velostazioni, che è ora di far entrare in funzione e non farlo rimanere l’ennesima “opera incompiuta” della Amministrazione uscente. Ritengo sia sempre mancata finora una complessa e completa visione di insieme ed è ora di ripartire e riprogettare. Come? Anche qui partendo implementando al massimo processi partecipativi. Nel nostro programma sono previsti punti di ascolto nei vari distretti delle città, formati da volontari che hanno il compito di raccogliere tutte le esigenze dei residenti a cui l’amministrazione deve rispondere prontamente. Ampio spazio del nostro programma è dedicato poi alla mobilità green. Chiederemo alla Regione Umbria la sostituzione progressiva di tutti i mezzi pubblici che dovranno essere ad idrogeno o metano, oltre che adeguati al trasporto di soggetti fragili. Metteremo a disposizione navette che colleghino bene anche il centro storico, con corse frequenti e gratuite. Insomma, mezzi pubblici non inquinanti e ben collegati che avranno una priorità: permettere ai ternani di muoversi in libertà nel territorio non costringendoli a prendere la macchina o a lottare per un parcheggio. Incentiveremo poi il car-sharing, una realtà in tantissime città, soprattutto europee, che qui è poco o per niente conosciuta. Tutte soluzioni che, quando saranno messe a regime, permetteranno davvero una mobilità sostenibile e libertà di movimento per tutti, indipendentemente da dove si risiede. 

-Come rivitalizzare il centro cittadino? 

Parto dalla mia esperienza. Sono nata e cresciuta a Terni ed ho vissuto sia in pieno centro storico, che nelle periferie: Perticara e Borgo Rivo per la precisione. Posso dire che i motivi per cui facevo passeggiate lungo corso Tacito e ‘ vivevo’ il centro, erano sostanzialmente tre: uno, come tutti gli studenti, fare le famose ‘corsate’ (prevalentemente il sabato pomeriggio per incontrare amici persone in generale); due recarmi in qualche negozio particolare, con prodotti unici di ottima qualità che trovavo solo in centro, terzo per eventi di mio interesse quali: concerti, manifestazioni o incontri culturali. Il primo punto mi sembra fortunatamente ancora inalterato. Tanti ternani sono ancora affezionati alla ‘corsata’ alla quale potranno essere aggiunti altri punti di aggregazione per ternani di tutte le età. I punti invece dove sarà necessario lavorare sono sicuramente gli altri due. In primis il commercio. Si è scelto di investire sempre più in logiche di grandi centri commerciali, che hanno inevitabilmente penalizzato il centro storico. Ora dovremo guardare al futuro, sicuramente non consentendo la moltiplicazione di grandi centri commerciali (come invece aveva in programma la attuale amministrazione), ed incentivare con progetti innovativi e funzionali il decoro urbano che è sempre stato una vetrina e un attrattore per i cittadini per frequentare il centro città.  Decoro a cui i commercianti, spesso riuniti in associazioni, hanno dovuto provvedere da soli in questi anni e di cui invece, con Fiorelli sindaco, si farà carico l’amministrazione, come è giusto che sia. L’ultimo motivo che muove il ternano in centro è invece interamente da riscrivere. Terni ha un bisogno estremo di cultura ed eventi. Penso a concerti, esibizioni, incontri, dibattiti e chi più ne ha più ne metta. Una città vive di eventi e non c’è nulla di meglio che organizzarne anche uno ogni settimana per richiamare persone nel centro storico. Per organizzarli al meglio, ed essere sicuri di rispondere ai gusti e alle esigenze di tutti, è fondamentale la collaborazione di tutte le realtà associative del territorio che potranno dare contributi preziosissimi per il rilancio della vita cittadina, in cambio di spazi e visibilità da parte dell’amministrazione Comunale. Abbiamo una biblioteca che potrebbe ospitare dibattiti ogni giorno ad ogni ora del giorno, e perché no della notte, è un peccato non sfruttare le risorse che abbiamo già. 


-Una ricetta per lo sviluppo di Terni?
 

Non ci sono ricette ma vere e proprie rivoluzioni da fare in tutti gli ambiti: dalla salute, all’istruzione, al lavoro, passando per l’ambiente, l’economia, la cultura e risanarli tutti. Terni è una città ‘anziana’ e con un indice di denatalità mostruoso. Questo perché i giovani, appena possono e trovano condizioni migliori, da qui scappano. Quelli che rimangono spesso non hanno condizioni lavorative, abitative, culturali per mettere su famiglia. Come si può parlare di sviluppo se prima non riusciamo a far star bene la popolazione che quel territorio lo vive ogni giorno? Qui si tratta di fare di tutto perché i ternani rimasti in città continuino a rimanere, convincere quelli che se ne sono andati a tornare e poi cercare anche di far crescere la città perché si sono trovate le giuste basi per farlo. Da fare nell’immediato mi viene in mente il circolo di canottaggio di Piediluco. Richiama ogni anno atleti da tutta Italia, quando non dall’estero, e questo significa: turismo, capacità di acquisto, visibilità. E’ fondamentale valorizzare, non solo il circolo, ma tutto quello che ruota intorno ad attività sportive come quella, come  la scherma (a Terni abbiamo Alessio Foconi un grande campione internazionale e ricordo che ad ottobre 2023 si svolgeranno proprio a Terni i Campionati di Scherma Paralimpica, dimostrazione anche della grande capacità inclusiva dello sport),  ci impegneremo a lavorare affinché anche la nostra città possa essere pienamente inclusiva e senza barriere architettoniche per tutti gli oltre 400 atleti paraolimpici già iscritti alla competizione affinché possano visitare anche tutte le bellezze del nostro Comune e un domani ritornare con le loro famiglie solo perché si sono trovati in posti incantevoli e pienamente vivibili. 

Capitolo Studios di Papigno; abbiamo un set a cielo aperto di un film letteralmente ‘da Oscar’ che sta lì a marcire e dove invece si potrebbero far partire produzioni cinematografiche importanti. Porterebbero in città, oltre che personaggi famosi e il loro seguito di fans, un indotto non indifferente tra tecnici e produttori che dovrebbero vivere in città per il tempo delle registrazioni, oltre che regalerebbero una visibilità importante a Terni tutta. 

La Cascata, come si può dire di averla rilanciata solo mostrando numeri di ingressi se mancano addirittura bagni e servizi adeguati? Non basta uno spot per far venire persone, quelle persone dovrebbero essere invogliate a tornare a visitare tutto quello che c’è di bello nel nostro Comune, a conoscere gustare ed acquistare i nostri prodotti tipici e particolari, unici come ad esempio il “pampepato ternano”, parlando di “ricette”… . Per completare alcuni primi spunti per poter sviluppare la mia città vorrei parlare di Università. Città con Università valide portano giovani studenti anche da fuori, che spesso e volentieri si stabiliscono dove hanno studiato e mettono su famiglia (se trovano le condizioni adeguate). Aprire nuove facoltà e valorizzare quelle esistenti non è perdita di denaro, ma un investimento per il futuro. Vorrei parlare di Sanità pubblica perché abbiamo professionisti eccellenti che scappano perché non trovano le condizioni lavorative e di vita idonee. Avere eccellenze mediche significa che le persone, potenzialmente da ogni parte d’Italia, potrebbero conoscere Terni per un professionista rinomato e venire in città per curarsi. Dobbiamo imparare a tenerci queste eccellenze e non formarle per regalarle ad altre Regioni o stati. Bisogna decidere di investire nella sanità pubblica, quella per tutti. E per chiudere in dolcezza puntare molto nel far conoscere San Valentino, come non lanciare Terni come “città dell’Amore” con ogni tipo di evento culturale in primis? 

Puntare anche sul Cantamaggio, un evento unico ancorato alla città di Terni, da rilanciare e utile per far conoscere e riscoprire il nostro dialetto che ormai i giovani hanno difficoltà a comprendere ma è una nostra profonda tradizione. Abbiamo tante eccellenze e per uno sviluppo a breve termine della città basterebbe imparare a riconoscere alcuni potenziali e saperli valorizzare pienamente, lavorando a largo raggio in tutti gli ambiti per rilanciare davvero una città che sappia rispondere alle attuali esigenze di tutti i suoi cittadini. Se la domanda è: “perché non lo avete fatto prima?” ricordo che il Movimento 5 stelle a Terni non ha governato fino ad ora ed è arrivato il momento di darci fiducia per realizzare a Terni una prima democrazia pienamente partecipativa, dove tutti possano essere protagonisti, costruire insieme “la città che vorremmo” votando per Claudio Fiorelli Sindaco. 


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