Gianluca Gentili è candidato con Bandecchi per Terni sindaco alle prossime elezioni amministrative. ternano, 58 anni, laureatosi a Siena in Scienze economiche e bancarie con lode, commercialista e revisore legale dei conti da oltre 25 anni lavora presso l’Autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari. Tra i fondatori dell’associazione Insieme per Cambiare Terni, con l’obiettivo di contribuire al dibattito cittadino per un rilancio ecosostenibile della città che possa offrire occupazione di qualità alle nuove generazioni.
- In breve proposte per il rilancio del settore terziario nella città di Terni?
Il rilancio di Terni passa ovviamente anche per un rilancio del settore terziario, di cui il commercio è segmento determinante nell’economia di ogni città. Il progetto di Bandecchi per Terni si fonda su un nuovo modello di sviluppo dell’economia locale, di tipo multisettoriale e non più monoprodotto, in cui in particolare le iniziative politiche, i progetti e gli investimenti a favore del segmento del turismo e del commercio sono considerati le prime chiavi per contrastare il continuo impoverimento delle famiglie ternane e lo spopolamento della città. Impulso fondamentale al commercio e a tutto il terziario sarà fornito dalle iniziative che, in particolare l’Assessore dedicato 365 giorni su 365 al “nostro” Patrono, San Valentino, saranno poste in essere per far finalmente conoscere a livello non solo nazionale ma soprattutto internazionale, interloquendo anche con aziende multinazionali ed estere, che Terni è la città in cui San Valentino svolse il suo mandato pastorale e divenne leggenda in tutto il mondo come Santo Patrono degli innamorati. Anche la Cascata delle Marmore, Carsulae e il lago di Piediluco, per citare solo alcune delle storiche attrattive del nostro territorio, diverranno traino e volano per tutto il settore del commercio e del terziario anche mediante l’utilizzo del partenariato pubblico-privato e con un Sindaco alla perenne ricerca di imprenditori, nazionali e internazionali, che vogliano investire nelle bellezze e nella storia della nostra città. D’altro canto, la storica industria “primaria” dell’acciaio d’altro canto dovrà garantire investimenti in ricerca, high tech e tecnologie green, così da continuare a costituire una fondamentale fonte di reddito per molte famiglie ternane contribuendo così anche a sostenere il commercio. La scommessa di Bandecchi è riuscire nel rilancio del territorio in una logica rigorosamente ecosostenibile e di rispetto dell’ambiente e della salute pubblica, ponendo al centro dello sviluppo proprio il settore terziario. All’interno del terziario, oltre che sul turismo e il commercio, si punterà anche a riportare a livelli d’eccellenza, in primo luogo Sanità e Ricerca Universitaria. Due obiettivi centrali del programma di Bandecchi Sindaco sono la costruzione del nuovo ospedale cittadino, in grado di incrementare il proprio storico bacino di utenza e la creazione delle relative strutture e dei servizi indotti (es. recettive e di Long Term Care anche per i familiari dei pazienti) e la realizzazione di un Polo Universitario Ternano finalmente “libero” da lacci e lacciuoli, con o senza l’ateneo perugino. Un Polo Universitario Ternano attrattivo per tutto il Centro Italia, da sviluppare senza preventivi ostracismi nei riguardi di qualunque Università pubblica o privata che voglia investire seriamente nel nostro territorio. Così come si porrà fine alla scandalosa depredazione della ASL 2 Umbria e delle strutture sanitarie a Terni cui abbiamo assistito negli ultimi 5 anni. MAI PIU’ DISSERVIZI INDEGNI di un Paese civile e MAI PIU’ la scellerata politica di redistribuzione regionale dei servizi e della spesa sanitaria sempre e solo a danno dei suoi cittadini ternani e dell’utenza esterna fidelizzata! Candidati del PD (che dal 1970 ha governato la Salute dalla Regione sino al 2018) e del Destra-centro (con il duo Coletto-tesi alla guida della Salute regionale i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti i ternani: 4 ospedali realizzati nuovi in prov. PG, 0 in prov. Terni! Osp. S. Maria depredato, tempi medi di attesa al pronto soccorso per un codice verde , 2 ore a PG, ben 12 a TR, liste d’attesa a Terni infinite... ) che non partecipano al confronto TV di ieri sera tra tutti i candidati Sindaci sulla Sanità si commenta da sola! Una vera e propria mancanza di rispetto verso tutti ternani!
-Mobilità alternativa, piste ciclabili e varchi elettronici. Come bisognerebbe intervenire per diminuire l'utilizzo delle auto?
Con riguardo alla mobilità alternativa e all’utilizzo delle auto, nel programma di Bandecchi sindaco è prevista l’implementazione e la riqualificazione sia delle piste ciclabili che delle aree pedonali e del verde della città. È prevista la realizzazione del collegamento ciclabile Terni-Narni e una green way dalla città verso la Valnerina e la Cascata delle Marmore. Personalmente proporrò che sia valutata la realizzazione anche di un ramo di ciclabile che colleghi la basilica di San Valentino alla Stazione Ferroviaria, la principale porta della città per i turisti, passante per il centro storico. Il programma prevede inoltre la realizzazione di una metropolitana di superficie e di un sistema di trasporti integrato ed ecosostenibile che sia in primo luogo un servizio fruibile per i cittadini, in particolare quelli residenti nell’area Borgo Rivo-Campomaggiore-Gabelletta. Un sistema caratterizzato da innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente e fondato sull’energia del futuro: l’idrogeno! L’istituzione di servizi di bus/navette completeranno il quadro collegando le porte della città, le periferie e le principali attrazioni turistiche del territorio al centro città e alle principali aree commerciali cittadine. Tali interventi saranno ovviamente inclusi in un nuovo Piano Urbanistico e di Viabilità della città e, di conseguenza, del traffico cittadino, che sarà in grado di “liberare spazi” nelle sedi stradali e rendere così possibile anche la loro riqualificazione, con aiuole divisorie a tutela delle piste ciclabili e delle aree pedonali con una nuova pianificazione complessiva del verde cittadino. A tali iniziative saranno correlato anche provvedimenti comunali di sgravio tariffario e fiscale. Il potenziamento delle attività di manutenzione delle strade e del verde diverrà un obiettivo da raggiungere quanto prima per far cambiare volto a Terni! L’utilizzo delle auto potrà quindi essere pienamente razionalizzato soltanto grazie all’attuazione di tali interventi. Nel frattempo l’accesso alle Zone a Traffico Limitato e la gestione dei parcheggi del centro cittadino dovrà essere rivista garantendo sia un maggior numero di parcheggi gratuiti, in particolare per chi sosta per un tempo limitato, sia un accesso più flessibile durante le ore di apertura delle attività commerciali. La polizia locale dovrà svolgere le sue funzioni istituzionali senza avere alcun obiettivo di bilancio da conseguire e senza alcun incentivo retributivo in funzione delle multe levate.
-Come rivitalizzare il centro cittadino
Nel programma di Bandecchi per rivitalizzare il centro storico sono previsti una serie di provvedimenti tra i quali: un’assoluta priorità sarà l’approvazione dell’atto di programmazione delle attività commerciali con ben cinque anni di ritardo rispetto a Perugia; istituire orari di apertura delle ZTL a turnazione al fine di consentire un’accessibilità più ampia e adeguata al centro assoggettato a traffico limitato; un incremento dei parcheggi gratuiti che possano contribuire a invertire la tendenza di abbandono del centro da parte delle attività imprenditoriali; la riqualificazione dell’intero centro storico e dei suoi arredi urbani; provvedimenti di agevolazione fiscale, nella misura di competenza comunale; un nuovo piano urbanistico che crei spazi anche per un’adeguata moderna rete di piste ciclabili e aree pedonabili; l’istituzione di servizi di bus/navette per collegare le principali attrazioni turistiche del territorio (Cascata delle Marmore, basilica di S. Valentino, lago di Piediluco, Carsulae e gli splendidi borghi della valle ternana e della Bassa Valnerina) con il centro cittadino e alle principali aree commerciali cittadine e viceversa. Il Centro di Terni sarà completamente rivalutato e abbellito grazie anche al ricorso al partenariato pubblico-privato-terzo settore. Bandecchi, inoltre, ha già preso contatti con il Ministero competente per una ristrutturazione e riapertura del Teatro Verdi in tempi rapidi e soprattutto nel pieno rispetto dell’acustica e degli arredi storici dell’attuale struttura. La rivitalizzazione del centro città sarà agevolata anche dalla predisposizione di un’illuminazione pubblica adeguata oltre che dall’installazione a tappeto di sistemi di videosorveglianza abbinata alla ridefinizione di protocolli d’intesa tra Comune e forze dell’ordine competenti per garantire una maggiore sicurezza e controllo del territorio. Con Bandecchi inoltre si promuoverà e supporterà l’apertura di nuove attività commerciali anche di brand internazionali che contribuiranno ulteriormente a rendere Terni ancora più attrattiva. Inoltre, sfruttando le sovvenzioni ministeriali i nostri giovani potranno ricevere fondi per avviare nuove attività commerciali o costituire delle start up dedicate alla pubblicizzazione e commercializzazione di marchi locali appositamente creati.
-Una ricetta per lo sviluppo di Terni?
Confermo che la “ricetta Bandecchi” per un nuovo modello di sviluppo della nostra città è quella che ho in sintesi provato a rappresentare rispondendo alle due precedenti domande. Ma con Bandecchi cambierà anche e soprattutto lo “stile di gestione” del Comune. Terni ha bisogno di essere guidata con indispensabile autorevolezza in tutte le sedi istituzionali, con competenza e anche mentalità imprenditoriale. Tutte caratteristiche totalmente mancate alla prova dei fatti e degli atti posti in essere dai Sindaci di sinistra e di desta negli ultimi 20 anni. Il nuovo modello di sviluppo proposto agli elettori da Bandecchi e dalle quattro liste che lo sostengono ha come obiettivo una piena valorizzazione del settore del Turismo a livello internazionale e del settore della Sanità, a 360 gradi, pubblica e privata, e del relativo indotto di Servizi di cura e accoglienza dell’utenza, anche a lungo termine, tornando ad essere un’eccellenza attrattiva per tutto il Centro Italia e la stessa Capitale. A corollario di tali politiche di rilancio, il terzo settore pilastro della “ricetta Bandecchi”, dopo Turismo e Sanità, è quello dell’Istruzione Universitaria e post-Universitaria incentrato su Facoltà e corsi di qualità a loro volta incentrati sulla Ricerca Scientifica sia nei segmenti dell’High Tech, dell’Ingegneria dei materiali speciali, correlata allo storico know-how nel settore-acciaio, e della green economy, dall’altro nell’ambito della Sanità con l’obiettivo di contribuire alla lotta contro le principali patologie dei nostri tempi e il cancro. Un Polo Universitario Ternano che quindi sarà Multicentrico e Multidisciplinare, con al centro le facoltà di Medicina, Ingegneria ed Economia, che divenga ponte e canale verso la creazione di occupazione di qualità nel territorio e per le nuove generazioni oltre che in grado di attirare giovani generazioni di studenti da altri territori. Pensiamo ad una città moderna fondata sulla digitalizzazione, sull’istruzione e la formazione, sull’assistenza a privati ed imprese (anche mediante l’apertura di uno sportello polifunzionale che funzioni concretamente di supporto), a un’amministrazione comunale, nel rispetto dei ruoli, che sia amica che, promuovendo il partenariato pubblico/privato, rivoluzionerà il modo di fare impresa e commercio offrendo e creando servizi per la città. Parallelamente la provincia di Terni, guidata da un Sindaco di Terni finalmente indipendente ed autorevole, non prono alle gerarchie partitocratiche regionali di qualunque colore siano, e alle lobby che da sempre albergano nelle viscere del capoluogo, nel prossimo futuro dovrà perseguire e porre le basi per un riequilibrio territoriale e demografico a livello regionale. Per raggiungere tale ultimo obiettivo, a mio avviso, sarebbe fondamentale la massima sinergia e collaborazione con i Sindaci di Narni e Amelia oltre che di altri comuni oggi in provincia di Perugia, primo fra tutti Spoleto. L’unione fa la forza recita un antichissimo adagio. In tale ambito, già nel prossimo quinquennio, tale processo prenda avvio e si opererà politicamente da subito affinché sia quanto meno consentito a Spoleto di entrare nella nostra Provincia. Terni e tutta l’area dell’Umbria meridionale cambierà la propria vocazione principale da industriale a turistico/culturale/universitaria e ciò renderà possibile nei decenni a venire che il progetto anche dell’arch. Ridolfi di una Terni che veleggiasse verso i 300.000 abitanti potrebbe divenire realtà nei prossimi decenni! È ora di dire basta ai tanti continui soprusi che Perugia dal 1970 in avanti ha fatto e continua a fare nei confronti di Terni e dei ternani, non di rado, purtroppo con il consenso degli stessi rappresentanti politici ternani eletti! Si pensi solo al più grande sopruso di Perugia su Terni: La centrale idroelettrica di Galleto che nel 2022 ha prodotto oltre 200 milioni di utili per i privati concessionari cui la Regione ha affidato sino al 2029 la gestione di questo patrimonio della nostra città! A Terni, e soltanto dal 2018, è stato trasferito appena 1 milione di euro l’anno, che dovrebbero essere incrementati in itinere a 3 milioni di euro: una miseria! La nostra città è tra le dieci città con le bollette di energia elettrica più alte di Italia: Bandecchi abbasserà il costo dell’energia elettrica tentando di azzerarlo per le utenze domestiche e di renderlo accettabile per quelle commerciali sul “modello Basilicata” ove l’alta produzione di gas consente ai residenti che ne facciano richiesta di avere consumi azzerati. L’obiettivo, alla scadenza della concessione ad Enel, è di costituire una società elettrica pubblica/privata che gestisca Galleto con prospettive di introiti comunali di almeno 200 milioni di euro durante il mandato di un Sindaco da investire in opere pubbliche. Ultimo, ma non meno rilevante, tema / sfida del progetto Bandecchi per Terni è la riorganizzazione della macchina comunale. Gli interventi di riorganizzazione dell'apparato amministrativo comunale mireranno nella sostanza a rendere in futuro il Comune sempre più autosufficiente dal punto di vista finanziario e in grado di mantenere con maggior facilità l’equilibrio di bilancio. Dagli anni '80 è stato attuato un sistematico piano di esternalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici a imprese private e cooperative sociali, allo scopo dichiarato di contenere i costi per l'amministrazione locale e quantomeno, con l'auspicio di un innalzamento della qualità dei servizi resi. Purtroppo, questo sistema ha miseramente fallito sotto tutti i profili e in particolare sotto quello delle tariffe-prezzi ai cittadini e della qualità dei servizi offerti! Ha determinato viceversa un aumento dei costi di gestione e delle tariffe applicate a cittadini e imprese del territorio. Inoltre, sempre maggiori sono i casi in cui le società che gestiscono servizi pubblici locali, ex aziende municipalizzate, continuano a dismettere i servizi stessi e le stesse cooperative e imprese outsourcer versano da anni in gravi difficoltà economiche. Noi pensiamo quindi che si debba intervenire in modo deciso per invertire questa politica di esternalizzazione a tutti i costi. Valutare anche una re-internalizzazione dei servizi pubblici, in particolare ove le privatizzazioni non abbiano portato benefici concreti dal lato della qualità del servizio offerto o delle tariffe applicate. Riteniamo tra l’altro importante per il futuro la previsione di tecnici di zona per ogni circoscrizione incaricati del controllo dello stato manutentivo del territorio di competenza, coordinati da un ufficio cantieri comunali, che dovrà assicurare, organizzare e dirigere i cantieri e soprattutto garantirne monitoraggio e adeguata produttività.
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