-In breve proposte per il rilancio del settore terziario nella città di Terni
Sviluppare progetti che nel medio lungo termine possano concretamente rivitalizzare la città, la sua immagine, il suo tessuto culturale ed economico. Una delle priorità della prossima amministrazione deve essere lo sviluppo preciso e programmato di un piano di grandi eventi. Cinque grandi eventi all’anno per un totale di venticinque nel corso della legislatura che restituiscano alla città di Terni un nuovo ruolo propulsivo ed attrattivo della Italia mediana. Eventi di diverso tipo: sportivi, culturali, musicali, commerciali e fieristici.
Le aree di promozione devono riguardare:
Eventi artistici di pregio, attraverso convenzioni con i circuiti museali romani. La mostra su Caravaggio ha dimostrato che la città non è assolutamente indifferente all’offerta artistica di qualità. Terni manca di eventi concertistici di livello nazionale da vent'anni. Lo stadio Liberati, l’anfiteatro Fausto, largo Frankl e parco Valserra sono aree predisposte a grandi eventi musicali coi quali restituire il ruolo di una città dinamica ed attrattiva. Va sviluppata una programmazione autonoma per rilanciare la presenza di Umbria Jazz sul territorio a completamento della stagione musicale e concertistica. Eventi motoristici e sportivi: la nostra città si caratterizza da sempre dall’enorme passione motoristica. Il Moto Trip è un evento che da trent’anni attrae appassionati di fuori strada e non solo. Occorre moltiplicare momenti di promozione della passione per questo tipo di sport: occorre un’impiantistica dedicata. Eventi cittadini come il “circuito dell’acciaio” devono tornare ad essere appuntamenti per le due ruote d’epoca e moderne. Ospitare campionati di moto stradali e fuori stradali. Il Lago di Piediluco va potenziato con le sue enormi capacità di sviluppo del canottaggio. Occorre consolidare le convenzioni con le società sportive e con la nazionale per instradare i giovani a questo sport che ci sta restituendo grandi campioni.
Eventi commerciali e fieristici:
Il commercio e lo stimolo alla micro imprenditoria passa attraverso la promozione di momenti di sviluppo commerciale e pianificazione fieristica di alto livello. Con le associazioni di categoria pianificare le partnership, le sponsorizzazioni, il coinvolgimento di altri poli fieristici e progetti eccellenti con cui sviluppare convenzioni, per riportare il commercio e la promozione turistica al centro dello sviluppo economico del territorio, arrivare nuovi flussi ed investimenti sani, cioè la ricchezza prodotta che rimane sul territorio e non viene portata altrove.
- Mobilità alternative, piste ciclabili e varchi elettronici: come intervenire per diminuire l'utilizzo delle auto
Il traffico veicolare ha enorme incidenza sulla qualità dell’aria e della vivibilità urbana. Occorre un piano di trasformazione infrastrutturale che parta dal trasporto pesante. Dobbiamo spostare il grosso delle merci dalla gomma alla rotaia. Il ciclo produttivo di Ast sommato all’attività complessa della zona industriale comporta il transito di centinaia di mezzi pesanti nella conca e nella città, anche attraverso arterie centrali. Se a ciò sommiamo una cultura radicata di utilizzo del mezzo privato anche per brevi spostamenti abbiamo come risultato un incidenza da benzopirene estremamente pesante ed una città congestionata ed invivibile. La conformazione della città non permette con facilità la mobilità alternativa. Per questo occorre suddividere in quadranti all’interno dei quali si potenzia la dotazione di piste ciclabili e la fruizione del mezzo pubblico. Per quanto riguarda i varchi elettronici occorre intanto maggior controllo sulle autorizzazioni. Un centro storico pedonalizzato è una risorsa se si riesce a renderlo maggiormente attrattivo da un punto di vista ricreativo e commerciale. Il problema del decadimento commerciale del centro non è legato alla ZTL ma allo squilibrio generato da politiche che hanno privilegiato le grandi catene di vendite in una conformazione commerciale che assedia il centro e lo spopola.
- Come rivitalizzare il centro
L’attrattività cui facevo riferimento deve svilupparsi attraverso alcune forme di intervento. Fermare la speculazione di mercato sui prezzi degli immobili, in vendita ed in affitto e la sperequazione tra i valori del centro città e le zone limitrofe. Servono eventi di qualità culturale, ricreativa, artistica e museale. Il distretto della movida è una risorsa se accompagnato anche da attrattive diversificate, da una capacità di equilibrare il bisogno di frequentare locali, ascoltare musica nel rispetto dei residenti e del decoro.
- Altre ricette per lo sviluppo di terni
Proponiamo delle priorità di intervento: lo schema delle 3 A.
Acqua: l’acqua è il petrolio del nostro territorio, occorre riacquisire la gestione di tutto il comparto Idro elettrico così da garantire una massimizzazione dei flussi per quanto riguarda l’apertura della Cascata delle Marmore, oltre alla necessità di poter disporre e redistribuire l’energia prodotta con l’Idroelettrico.
Acciaio: difesa del sistema integrato dell’acciaio per difendere produzione ed occupazione. Sviluppo di un piano per l’ambientalizzazione delle produzioni e l’abbattimento delle scorie. Bonifica di tutte le aree inquinate. Piano infrastrutturale di trasferimento del trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia per ottenere un abbattimento delle incidenze da benzopirene e decongestionare il traffico cittadino dai mezzi pesanti.
Artigianato: difesa della filiera produttiva artigiana che rappresenta l’identità imprenditoriale e professionale di questo territorio. Istituzione della “filiera protetta“ al fine di tutelare le piccole attività di produzione artigianale attraverso la brandizzazione dei prodotti tipici e l’abbattimento delle tariffe comunali con particolare attenzione alle attività in sofferenza, alle start-up, alle giovani imprese.
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