Ecco la “casa di vetro" (?) di Regione Umbria e Provincia di Terni: entrambi gli Enti si chiudono a riccio, rifiutando di consegnare carte legittimamente richieste da 'Italia Nostra'. La Regione manda un compitino scritto, mentre la Provincia si eclissa completamente, senza nemmeno rispondere entro i 30 giorni previsti dalla legge. Il risultato è però identico: nulla assoluto e trasparenza zero. Quale sarebbe dunque la “differenza” (?) ideologico-culturale-gestional
Sono talmente "diversi" i partitini italici che, quando c’è da difendere una multinazionale ad alto impatto, loro si comportano allo stesso modo: come modesti tappetini, adducendo semmai qualche risibile argomento tramite burocrati ben pagati da tutti noi (vedasi allegato). Regione Umbria e Provincia di Terni hanno infatti deciso di mantenere il segreto sulle polizze fidejussorie prestate da ThyssenKrupp, prima, e da Arvedi, poi, polizze che, conformemente alla normativa vigente, queste aziende devono presentare obbligatoriamente a garanzia del corretto adempimento dei loro giganteschi obblighi ambientali in favore della collettività. La comunità locale, la prima danneggiata dall'inquinamento ThyssenKrupp-Arvedi AST, non può così nemmeno conoscere l'effettivo ammontare di tali garanzie: è l'ennesimo sopruso di una politichetta da sempre drammaticamente genuflessa a certe corporation. A fronte dei milioni/miliardi di danni ambientali cagionati nel tempo dalla produzione siderurgica di Terni -si pensi soltanto al grave stato delle falde sottostanti le discariche, tacendo d'altro- noi non sappiamo se tali aziende abbiano garantito per cinque lire o per cinque miliardi. Ma nessun problema: nessun politico chiederebbe loro nemmeno mezzo centesimo! Anzi, facciano pure il porco comodo loro, come da sempre avviene, proseguendo nell’inquinare a destra e a manca, ampiamente schermati dalla politica. Così diversa, eppure così uguale, così docile con i padroni delle ferriere.
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