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martedì 31 luglio 2012





La presidente dell'Enpa, sezione di Terni riferisce in maniera approfondita sull'amara questione delle adozioni internazionali dirette alla Germania e ad altri paesi, con particolare riferimento ai randagi appartenenti al Comune di Stroncone, attualmente ospitati presso il canile privato convenzionato con la località. Domande e questioni apparse questi giorni nella rete, che possono trarre in inganno e per questo la Fancelli esprime la propria posizione.
Come primo punto è doveroso informare la collettività sulla situazione legale del Canile di Stroncone. Il Canile si trova sotto sequestro amministrativo ed il custode ausiliario nominato dalla ASL veterinaria di Terni è Giuseppe Moscatelli, guardia zoofila sez. provinciale dell'Enpa di Terni e vice Presidente della stessa sezione. Da quando è in atto la tutela con il sequestro del canile pur non potendo bloccare l'emorragia dei cani laziali, si è cercato di arginare tale fenomeno mettendo in atto con la collaborazione della Asl 4 di terni tutte le strategie  legali in difesa degli animali. Per tutelare i randagi presenti dal giorno del sequestro del canile, si è adottata la linea di far partire i cani solamente su delibera del comune di appartenenza, con regolare delega rilasciata dall'amministrazione alla rappresentante dell'associazione che richiede il cane. E proprio da quel giorno nessun cane di Stroncone di cui si parla in questi giorni, ha avuto il benestare della Asl 4 per il trasferimento. Precedentemente al sequestro ne sono partiti 5 per la Germania ed il comune di Stroncone, come tutti i comuni laziali convenzionati, hanno ricevuto da parte dell' Asl 4 l'informativa inoltrata anche alla Procura della Repubblica per l'attuazione dei controlli post-affido. Una innovazione fino ad ora mai realizzata da nessun Comune interessato. L'Asl 4 di Terni dal momento del sequestro non rilascia nessuna documentazione, per il trasferimento dei cani e non da nessuna autorizzazione, se precedentemente non c'è  una richiesta ufficiale da parte dei Sindaci dei vari comuni. La solo successiva visita medico veterinaria accertante lo stato di salute dell'animale sottoposto alle analisi e alle profilassi necessarie da il via libera. E' verosimilmente vero che, dopo la richiesta da parte di Giuseppe Moscatelli e della Asl 4 della presentazione della giusta documentazione per l'adozione internazionale, diversi comuni stanno ritirando in blocco i loro animali per trasferirli in canili laziali dove hanno stipulato nuove convenzioni, al fine di aggirare le leggi regionali umbre più rigide delle laziali. Trovata la legge e raggirata con l'inganno, ma per chiarezza del caso, dal giorno del sequestro non sono più usciti cani in massa caricati su furgoni ma solo trasferimenti con macchine private, previa documentazione sopra illustrata.
Con questa disamina che dal momento del sequestro ad oggi, assicura che dal canile di Stroncone sono partiti per la Germania solo i cani convenzionati con alcuni comuni del Lazio, tra cui Rieti, in base a protocolli regionali attuativi per il trasferimento dei cani all'estero ci si domanda:
Perchè i cani appartenenti al comune di Stroncone, benché ci sia stata una delibera del comune stesso favorevole al loro trasferimento, non sono stati ancora prelevati?
Premesso che le associazioni animaliste presenti nel nostro territorio, con l'Enpa in prima fila, sono anni che combattono questo fenomeno!! Senza pubblicità come animalisti o apprendisti intrepidi e a livello operativo due settimane si è svolto un incontro tra il comune di Terni, la Asl Veterinaria del territorio e tutte le associazioni animaliste del luogo nella quale si è raggiunta a maggioranza il divieto di trasferimento dei cani in Germania per quanto riguarda il territorio di Terni.
Purtroppo il comune di Stroncone con una delibera da poco divulgata e di cui si sta parlando molto in questi giorni ha deciso di dare il benestare al trasferimento dei cani all'estero. Intanto L'Aidaa parla di silenzio, come se nessuno stia facendo nulla per queste creature!! Le 7 associazioni del ternano che hanno condiviso il documento ostativo, non rappresentano nulla? Le associazioni sul piede di guerra, dichiarano che i cani umbri non si muoveranno dal canile di Stroncone e la delibera comunale è in mano ad un avvocato per un prossimo ricorso al TAR che costerà alle associazioni sicuramente tempo e denaro. L'Enpa giustamente si chiede a questo punto se l'Aidaa  o altre associazioni che pensano che tutti siano inermi, volessero partecipare a questa futura onerosa spesa in favore degli amici a quattro zampe!!
La proposta oggi divulgata dall'Aidaa al Comune di Stroncone in cui si propone di trovare adozione ai 37 cani "in pericolo" di espatrio, adozione magari in Umbria, se pur valida è tardiva!! Come mai se è così semplice trovare 37 famiglie disposte ad accoglierli fin da subito, non si pensa anche alle centinaia di cani del Sud? (che effettivamente invece in questo periodo stanno partendo per la Germania).
Con tutto l'impegno che ogni giorno gli operatori mettono per la salvaguardia e la tutela degli animali, garantiscono che l'adozione non è semplice ed immediata soprattutto per i randagi e le adozioni dai dati in possesso, sono sempre minori dei nuovi ingressi giornalieri al canile sanitario.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa annosa questione,  precisa la presidente, la nostra attività intensa che va oltre le nostre possibilità e competenze territoriali per salvaguardare i migliori amici dell'uomo di certo non verrà facilmente scalfita!!!


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