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venerdì 20 luglio 2012




A Terni non farebbero male…..

Muri imbrattati, il proliferarsi di baby-gang, corrieri spacciatori in mano di delinquenti incalliti senza scrupoli e ozio segno inevitabile di mancanza di aggregazione in una città con  cultura fuorviante da parte degli adulti. Lo studio rivela ben altro, ma la pratica e l’esperienza predica attenzione e riflessione!!
Dolore al momento e con effetti a lungo termine che provocano disturbi di sviluppo,difficoltà relazionali e di comportamento tendente all’aggressività, a volte sfociano in sindrome depressiva. Vent’annI di ricerche condannano definitivamente senza possibilità di appello le punizioni corporali. E allora fino ad adesso i genitori erano tutti energumeni picchiatori? E noi siamo tutti adulti disadattati? Credo che la generalizzazione in ogni campo, porta solo ad inutili strumentalizzazioni e la disciplina in un determinato modo senza regole severe, sevizie inutili o punizioni poco ortodosse serve comunque alla crescita interiore. Lo studio canadese di Joan Durrent della University a Winnipeg riportato sul Canadian Medical Association Journal e da Reuters Health ci dimostra altri risultati!!! Ledere lo sviluppo intellettivo e bloccare la crescita sembra inopportuno e qualunquista come tesi e la generazione di comportamenti antisociali con distacco dai genitori ancora di più. Una tesi che può sembrare all’americana!!! Forse si ma nell’Italia dei bamboccioni  dove  per ogni screzio si chiama il telefono azzurro creando  allarme sociale e procurato allarme con presunte molestie inventate è solamente diseducativo!!!! Il bullismo? Ma ce ne raccontino, un’altra, scambiare l’educazione per far capire un no semplice è controproducente. Diritti e doveri non possono confondersi con lesioni. La risposta cerebrale allo stress che causa cambiamenti strutturali nel cervello derivanti dalle botte è pleonastico. Le ricerche di neuroimaging sul rendimento scolastico dei piccoli ( la risonanza magnetica si scontra con la voglia di apprendere, non con lo squilibrio delle regioni neutrali del piacere,  aggregando i piccoli più suscettibili ad abusare di droghe e alcool negli anni a venire).  Parlare e dialogare con i figli…. il disagio sociale è creato dalle mancanze in determinati contesti sociali. La comunicazione nell’era dell’informatizzazione deve essere quella più semplice!!! Progredire nel tempo, ma lasciare immutata l’educazione primordiale.

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