A Terni non farebbero male…..
Muri imbrattati, il proliferarsi di baby-gang, corrieri
spacciatori in mano di delinquenti incalliti senza scrupoli e ozio segno
inevitabile di mancanza di aggregazione in una città con cultura fuorviante da parte degli adulti. Lo
studio rivela ben altro, ma la pratica e l’esperienza predica attenzione e
riflessione!!
Dolore al momento e con effetti a lungo termine che provocano
disturbi di sviluppo,difficoltà relazionali e di comportamento tendente
all’aggressività, a volte sfociano in sindrome depressiva. Vent’annI di
ricerche condannano definitivamente senza possibilità di appello le punizioni corporali.
E allora fino ad adesso i genitori erano tutti energumeni picchiatori? E noi
siamo tutti adulti disadattati? Credo che la generalizzazione in ogni campo,
porta solo ad inutili strumentalizzazioni e la disciplina in un determinato
modo senza regole severe, sevizie inutili o punizioni poco ortodosse serve
comunque alla crescita interiore. Lo studio canadese di Joan Durrent della
University a Winnipeg riportato sul Canadian Medical Association Journal e da
Reuters Health ci dimostra altri risultati!!! Ledere lo sviluppo intellettivo e
bloccare la crescita sembra inopportuno e qualunquista come tesi e la
generazione di comportamenti antisociali con distacco dai genitori ancora di
più. Una tesi che può sembrare all’americana!!! Forse si ma nell’Italia dei
bamboccioni dove per ogni screzio si chiama il telefono azzurro
creando allarme sociale e procurato
allarme con presunte molestie inventate è solamente diseducativo!!!! Il bullismo?
Ma ce ne raccontino, un’altra, scambiare l’educazione per far capire un no
semplice è controproducente. Diritti e doveri non possono confondersi con
lesioni. La risposta cerebrale allo stress che causa cambiamenti strutturali
nel cervello derivanti dalle botte è pleonastico. Le ricerche di neuroimaging
sul rendimento scolastico dei piccoli ( la risonanza magnetica si scontra con
la voglia di apprendere, non con lo squilibrio delle regioni neutrali del
piacere, aggregando i piccoli più
suscettibili ad abusare di droghe e alcool negli anni a venire). Parlare e dialogare con i figli…. il disagio
sociale è creato dalle mancanze in determinati contesti sociali. La
comunicazione nell’era dell’informatizzazione deve essere quella più
semplice!!! Progredire nel tempo, ma lasciare immutata l’educazione primordiale.
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