LO SVILUPPO.
La terra di "lacrime e sangue", con il destino appeso ad un filo per la Provincia e la vendita dell'Ast in un contesto territoriale dove la crisi è irreversibile, vede nell'area industriale riconvertita di Nera Montoro lo spiraglio per il futuro del territorio. Nei giorni scorsi e precisamente il 5 ottobre dopo un investimento complessivo di oltre 12milioni di € TerniEnergia e Asm per la prima volta insieme, hanno inaugurato il nuovo biodigestore. L'impianto potrà trattare fino ad un massimo di 43.500 tonnellate all'anno di frazione organica dei rifiuti solidi urbani per la produzione di energia, dove l'obiettivo sarà quello di ridurre, riciclare e recuperare. Ridotti i rifiuti da avviare alla discarica, il biogas derivante dal processo di biodigestione anaerobica dei rifiuti organici con l'alimentazione di un coogeneratore sarà in grado di recuperare fino a 4,8 gigawattora di energia elettrica all'anno. Dal trattamento aerobico verrà prodotto compost per l'utilizzo in agricoltura di una quantità di circa 10 mila tonnellate all'anno. Green Asm, la joint venture appositamente creata e autorizzata nel 2011 con la certificazione ambientale dalla Provincia di Terni, gestirà una struttura su una superficie di circa 10 mila metri quadri, dei quali 7 mila coperti. Impatto ambientale secondo la norma e anche il conferimento della frazione organica dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta dell'Ati4 e nei territori attigui, comporterà un transito limitato di automezzi tra i 6 e gli 8 al giorno. In soli dieci mesi creare un impianto del genere per la green economy di Narni è stato l'esempio di progettualità a breve scadenza ed impegno per uno sviluppo futuro e sostenibile. La crescita della differenziata ancora al di sotto degli standard è un retaggio assimilabile alla mancanza di cultura che deve essere supportata da informazione e sanzioni immediate per chi non adempie alle nuove abitudini. Raccolta di organico e produzione di compost di qualità sono linee essenziali per obiettivi immediati. Investimenti e innovazione tecnologica con la valorizzazione delle professionalità anche del nostro territorio, l'area di Nera Montoro in 24 mesi è diventata il sito più moderno ed efficiente d'Italia e a breve potrebbe essere indicato come primo e unico polo in Europa della green economy. L'industria del domani, l'internazionalizzazione nell'epoca globale puntando ad nuovo sviluppo dimostra ancora e più che mai quanti errori sono stati commessi dalle nostre amministrazioni. Quanti treni sono stati persi in corsa! In un momento di indignazione per la possibile vendita dell'Ast a seguito di un accordo saltato con il colosso finlandese per le regole antitrust, risuona immediatamente che con strategie pianificate e regolamentate con tutti gli strumenti anti speculativi, nulla è impossibile. Se la nostra piccola conca può ritagliarsi con merito palcoscenici di grido, proviamo a seguire le scommesse vincenti abbandonando i sistemi retrogradi clientelari e conservatori.
La terra di "lacrime e sangue", con il destino appeso ad un filo per la Provincia e la vendita dell'Ast in un contesto territoriale dove la crisi è irreversibile, vede nell'area industriale riconvertita di Nera Montoro lo spiraglio per il futuro del territorio. Nei giorni scorsi e precisamente il 5 ottobre dopo un investimento complessivo di oltre 12milioni di € TerniEnergia e Asm per la prima volta insieme, hanno inaugurato il nuovo biodigestore. L'impianto potrà trattare fino ad un massimo di 43.500 tonnellate all'anno di frazione organica dei rifiuti solidi urbani per la produzione di energia, dove l'obiettivo sarà quello di ridurre, riciclare e recuperare. Ridotti i rifiuti da avviare alla discarica, il biogas derivante dal processo di biodigestione anaerobica dei rifiuti organici con l'alimentazione di un coogeneratore sarà in grado di recuperare fino a 4,8 gigawattora di energia elettrica all'anno. Dal trattamento aerobico verrà prodotto compost per l'utilizzo in agricoltura di una quantità di circa 10 mila tonnellate all'anno. Green Asm, la joint venture appositamente creata e autorizzata nel 2011 con la certificazione ambientale dalla Provincia di Terni, gestirà una struttura su una superficie di circa 10 mila metri quadri, dei quali 7 mila coperti. Impatto ambientale secondo la norma e anche il conferimento della frazione organica dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta dell'Ati4 e nei territori attigui, comporterà un transito limitato di automezzi tra i 6 e gli 8 al giorno. In soli dieci mesi creare un impianto del genere per la green economy di Narni è stato l'esempio di progettualità a breve scadenza ed impegno per uno sviluppo futuro e sostenibile. La crescita della differenziata ancora al di sotto degli standard è un retaggio assimilabile alla mancanza di cultura che deve essere supportata da informazione e sanzioni immediate per chi non adempie alle nuove abitudini. Raccolta di organico e produzione di compost di qualità sono linee essenziali per obiettivi immediati. Investimenti e innovazione tecnologica con la valorizzazione delle professionalità anche del nostro territorio, l'area di Nera Montoro in 24 mesi è diventata il sito più moderno ed efficiente d'Italia e a breve potrebbe essere indicato come primo e unico polo in Europa della green economy. L'industria del domani, l'internazionalizzazione nell'epoca globale puntando ad nuovo sviluppo dimostra ancora e più che mai quanti errori sono stati commessi dalle nostre amministrazioni. Quanti treni sono stati persi in corsa! In un momento di indignazione per la possibile vendita dell'Ast a seguito di un accordo saltato con il colosso finlandese per le regole antitrust, risuona immediatamente che con strategie pianificate e regolamentate con tutti gli strumenti anti speculativi, nulla è impossibile. Se la nostra piccola conca può ritagliarsi con merito palcoscenici di grido, proviamo a seguire le scommesse vincenti abbandonando i sistemi retrogradi clientelari e conservatori.
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