da edicola@pubblico.eu
di Massimo Ciarulli ( Terni)
Del rinnovamento del Messaggero Il Presidente Monti ha detto:«È una buona notizia che smentisce chi dice che nei momenti di crisi ci si debba accucciare in attesa che la tempesta passi e di chi sostiene che la carta stampata è spacciata. Il rinnovamento di questa importante testata dimostra il contrario». Se la carta stampata non è spacciata, spacciati sono coloro che vivono vendendo carta stampata. Soprattutto coloro che vendono il Messaggero in abbinamento con un altro quotidiano(Corriere dello sport) al prezzo di 1 euro, ricevendo l'aggio soltanto su 1 euro, anziché su 2. Succede in Umbria, ormai da molti anni, dopo 10 anni di continua vendita a metà prezzo,che ha dimezzato i redditi dei giornalai. Mentre i rivenditori sono obbligati a rispettare la parità di trattamento, gli editori non restituiscono questo obbligo, determinando delle autentiche “gabbie salariali” tra rivenditori di regioni diverse. Perché queste aggressive campagne di marketing devono essere sopportate dalla rete di vendita che non vive di sovvenzioni e pubblicità?C'è un altro paese nel mondo dove si registra la resurrezione della carta. L'India. Anche lì praticano le stesse
aggressive campagne di marketing e il prezzo del giornale equivale a 5 o 10 cent di dollaro. Gli editori aspirano forse a questo (i loro comportamenti lo confermano) ma qualcuno dovrà scrivere:”La scomparsa dei giornalai”. Come le lucciole di Pasolini.
di Massimo Ciarulli ( Terni)
Del rinnovamento del Messaggero Il Presidente Monti ha detto:«È una buona notizia che smentisce chi dice che nei momenti di crisi ci si debba accucciare in attesa che la tempesta passi e di chi sostiene che la carta stampata è spacciata. Il rinnovamento di questa importante testata dimostra il contrario». Se la carta stampata non è spacciata, spacciati sono coloro che vivono vendendo carta stampata. Soprattutto coloro che vendono il Messaggero in abbinamento con un altro quotidiano(Corriere dello sport) al prezzo di 1 euro, ricevendo l'aggio soltanto su 1 euro, anziché su 2. Succede in Umbria, ormai da molti anni, dopo 10 anni di continua vendita a metà prezzo,che ha dimezzato i redditi dei giornalai. Mentre i rivenditori sono obbligati a rispettare la parità di trattamento, gli editori non restituiscono questo obbligo, determinando delle autentiche “gabbie salariali” tra rivenditori di regioni diverse. Perché queste aggressive campagne di marketing devono essere sopportate dalla rete di vendita che non vive di sovvenzioni e pubblicità?C'è un altro paese nel mondo dove si registra la resurrezione della carta. L'India. Anche lì praticano le stesse
aggressive campagne di marketing e il prezzo del giornale equivale a 5 o 10 cent di dollaro. Gli editori aspirano forse a questo (i loro comportamenti lo confermano) ma qualcuno dovrà scrivere:”La scomparsa dei giornalai”. Come le lucciole di Pasolini.
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