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venerdì 21 dicembre 2012



LA CASSAZIONE HA DETTO BASTA
Le multe fatte con gli autovelox automatici installati sulle strade urbane sono annullabili anche quando l’apparecchiatura è autorizzata dal prefetto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Il nodo riguarda le modalità con cui vengono effettuati i rilevamenti di velocità “da remoto”, cioè in assenza di agenti accanto agli autovelox (piazzati in postazioni protette). La norma stabilisce che tali controlli sono sempre possibili sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali (art. 4 legge 168/02), ma non sulle strade urbane, dove sono ammessi solo i tradizionali appostamenti di pattuglie munite degli apparecchi di rilevazione. In questi casi, per installare gli autovelox automatici occorre che ci sia l’autorizzazione prefettizia, in base alla pericolosità del tratto e al flusso del traffico che impediscono di fermare subito i trasgressori. Si cambia rotta!!!! Per aggirare i limiti posti dalla norma, alcuni Comuni hanno chiesto ai prefetti di autorizzare postazioni automatiche anche su strade cittadine che non hanno le caratteristiche per poter essere classificate come “strade urbane di scorrimento”, così come previsto dal Codice della Strada (in genere devono avere carreggiate separate, semafori a ogni incrocio e per la sosta occorrono apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata). La tesi sostenuta dagli Enti locali è quella secondo cui, ai fini del controllo della velocità, la classificazione di strada urbana di scorrimento deriva dall’autorizzazione prefettizia a installare l’apparecchiatura. La Cassazione ha però bocciato questa interpretazione. E, in queste circostanze, il giudice di pace è chiamato a disapplicare il provvedimento dell’autorità amministrativa. I criteri in base ai quali una strada urbana può essere classificata come “di scorrimento” sono stabiliti dall’articolo 2, comma 3 del Codice della Strada e il prefetto non può non tenerne conto. In questi casi, autorizzare l’installazione di postazioni automatiche comporta l'illegittimità delle sanzioni comminate, costituisce una violazione delle leggi in vigore. E tutte le postazioni a Terni costate migliaia di € ? La maggior parte sono inattive e altre danneggiate ma il dato "vergognoso" resta, spreco di soldi pubblici per fare cassa...... . Vi è andata male!!!

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