VERGOGNA!!
Grazie Fornero, il tuo pianto ora interessa milioni d'italiani! Sono circa 300 in Umbria le persone licenziate alla data del 31 dicembre, ultima data possibile per accedere alle liste di mobilità, che per i soggetti che transiteranno nell'anno 2013 dovrebbe essere sospesa! L'interrogativo è d'obbligo, perchè tra i quesiti dell'Inps e la normativa farraginosa introdotta al momento, dal Centro dell'Impiego di tutta Italia le posizioni sono varie. E purtroppo anche i sindacati sono in attesa di capire che cosa succederà. Tolta per far spazio all'Aspi, ora dopo pochi mesi dell'anno nuovo, le risorse non sono sufficienti e si rischia la paralisi anche per gli esodati. Da rilevazioni dei bollettini regionali sono circa 5mila gli umbri interessati, che pagheranno a caro prezzo gli effetti della crisi e delle geniali idee della "Elsa". Per ora parliamo di sospensione per l'indennità di mobilità, ma l'indirizzo intrapreso è quello della cancellazione per tutte quelle aziende con meno di 15 lavoratori e per il lavoratore singolo; il maggior peso per l'Umbria. Dal 1° gennaio 2013, il Governo Monti non ha disposto la proroga della disposizione d legge 236/93 (iscrizione alle liste di mobilità) consentita dalla legge n. 183/2011. La norma stabili' la proroga dell'applicazione della disposizione del comma 13 dell'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008 n.185 ( iscrizione per il licenziamento su giustificato motivo oggettivo fino a 15 dipendenti) fino al 2012. Rimane invariata la posizione per il trattamento collettivo. La mancata proroga rimediabile con un semplice intervento normativo, comporta pesanti conseguenze per l'Umbria ma per tutti i lavoratori in Italia, sia per gli iscritti entro il 31/12 che per quelli che sono stati licenziati entro il 31/12, l'effetto è retroattivo! Centinaia di pratiche che alcune segreteria del Centro dell'Impiego, prendono ma tengono nel cassetto in attesa di spiegazioni normative, pratiche di disoccupazione pronte con i fondi già in esaurimento e aperture di interventi per la nuova Aspi. La legge di stabilità ha solo esodato e cancellato due importanti norme per l'accesso al lavoro, privando le aziende che eventualmente avessero voluto riassumere personale di usufruire della riduzione degli oneri previdenziali. Inevitabilmente le assunzioni sono impossibili, le stabilizzazioni di contratti a termine per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti impraticabili! La piccola impresa cuore pulsante per tantissimi territori viene azzerata per decisioni scriteriate, salvaguardando la liquidità delle banche attraverso orditi disegni di politica anti finanziaria ed europea. L'ascesa dell'occupazione è l'unico modo per uscire dalla crisi, gli ammortizzatori sociali imposti come viatico per tamponare il "rischio povertà" erano illusori prima e definitivamente inapplicabili ora. Lavoro..... . Intanto il tetto ai superstipendi nella Pa per il 2013 sarà innalzato a 302.937 € con un aumento del 3,1% rispetto al 2012. Se la Funzione pubblica diffonde che il trattamento annuale con l'adeguamento del limite retributivo fissato per il primo presidente della Corte di Cassazione è fissato per legge, non determinando tale misura l'aumento automatico delle retribuzioni dei dirigenti pubblici; i dipendenti pubblici e i pensionati che dovrebbero dire? Contratti bloccati fino al 2014, adeguamenti non automatici ma disciplinati per legge allo scatto d'anzianità e blocco adeguamento Istat sull'inflazione. Cittadini di serie A e di serie B? Vorrebbero farci credere che i dirigenti producono di più ed è quindi necessario corroborare il già oneroso stipendio? E l'Italia va, durante la campagna elettorale perchè nessuno ne parla? E' facile promettere o trovare ricette post crisi, gli italiani vogliono certezze, non solo sacrifici!
Grazie Fornero, il tuo pianto ora interessa milioni d'italiani! Sono circa 300 in Umbria le persone licenziate alla data del 31 dicembre, ultima data possibile per accedere alle liste di mobilità, che per i soggetti che transiteranno nell'anno 2013 dovrebbe essere sospesa! L'interrogativo è d'obbligo, perchè tra i quesiti dell'Inps e la normativa farraginosa introdotta al momento, dal Centro dell'Impiego di tutta Italia le posizioni sono varie. E purtroppo anche i sindacati sono in attesa di capire che cosa succederà. Tolta per far spazio all'Aspi, ora dopo pochi mesi dell'anno nuovo, le risorse non sono sufficienti e si rischia la paralisi anche per gli esodati. Da rilevazioni dei bollettini regionali sono circa 5mila gli umbri interessati, che pagheranno a caro prezzo gli effetti della crisi e delle geniali idee della "Elsa". Per ora parliamo di sospensione per l'indennità di mobilità, ma l'indirizzo intrapreso è quello della cancellazione per tutte quelle aziende con meno di 15 lavoratori e per il lavoratore singolo; il maggior peso per l'Umbria. Dal 1° gennaio 2013, il Governo Monti non ha disposto la proroga della disposizione d legge 236/93 (iscrizione alle liste di mobilità) consentita dalla legge n. 183/2011. La norma stabili' la proroga dell'applicazione della disposizione del comma 13 dell'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008 n.185 ( iscrizione per il licenziamento su giustificato motivo oggettivo fino a 15 dipendenti) fino al 2012. Rimane invariata la posizione per il trattamento collettivo. La mancata proroga rimediabile con un semplice intervento normativo, comporta pesanti conseguenze per l'Umbria ma per tutti i lavoratori in Italia, sia per gli iscritti entro il 31/12 che per quelli che sono stati licenziati entro il 31/12, l'effetto è retroattivo! Centinaia di pratiche che alcune segreteria del Centro dell'Impiego, prendono ma tengono nel cassetto in attesa di spiegazioni normative, pratiche di disoccupazione pronte con i fondi già in esaurimento e aperture di interventi per la nuova Aspi. La legge di stabilità ha solo esodato e cancellato due importanti norme per l'accesso al lavoro, privando le aziende che eventualmente avessero voluto riassumere personale di usufruire della riduzione degli oneri previdenziali. Inevitabilmente le assunzioni sono impossibili, le stabilizzazioni di contratti a termine per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti impraticabili! La piccola impresa cuore pulsante per tantissimi territori viene azzerata per decisioni scriteriate, salvaguardando la liquidità delle banche attraverso orditi disegni di politica anti finanziaria ed europea. L'ascesa dell'occupazione è l'unico modo per uscire dalla crisi, gli ammortizzatori sociali imposti come viatico per tamponare il "rischio povertà" erano illusori prima e definitivamente inapplicabili ora. Lavoro..... . Intanto il tetto ai superstipendi nella Pa per il 2013 sarà innalzato a 302.937 € con un aumento del 3,1% rispetto al 2012. Se la Funzione pubblica diffonde che il trattamento annuale con l'adeguamento del limite retributivo fissato per il primo presidente della Corte di Cassazione è fissato per legge, non determinando tale misura l'aumento automatico delle retribuzioni dei dirigenti pubblici; i dipendenti pubblici e i pensionati che dovrebbero dire? Contratti bloccati fino al 2014, adeguamenti non automatici ma disciplinati per legge allo scatto d'anzianità e blocco adeguamento Istat sull'inflazione. Cittadini di serie A e di serie B? Vorrebbero farci credere che i dirigenti producono di più ed è quindi necessario corroborare il già oneroso stipendio? E l'Italia va, durante la campagna elettorale perchè nessuno ne parla? E' facile promettere o trovare ricette post crisi, gli italiani vogliono certezze, non solo sacrifici!
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