Un duello tra il M5S e l'A.O di Terni destinato a morire sul nascere. Una polemica che non contribuisce a migliorare la realizzazione del progetto.
La decisione presa dalla regione Umbria deriva da direttive delle autorità sanitarie nazionali competenti di non aprire ulteriori centri di conservazione.
L'oggetto del contendere è la banca del cordone ombelicale che avrebbe rappresentato una delle venti eccellenze in Italia e l'unica nella nostra Regione. Il progetto per la raccolta e per la conservazione di cellule staminali prelevate dal sangue del cordone ombelicale al momento del parto è stato voluto fortissimamente dall'ex Primario del Sit scomparso un anno fa Dott.re Palazzesi. Il progetto della riserva delle cellule staminali per più utilizzi futuri nella creazione della Bco, venne interrotto per problemi burocratici e di denaro. Uno spreco di fondi pubblici e l'abbandono di un progetto unico nel suo genere?
Tutto il materiale disponibile per milioni di € non andrà sprecato e la convenzione interregionale a cui si sta adoperando per l'attivazione la Regione Umbria non diminuirà l'efficienza e la funzionalità gestionale. Nessuna responsabilità da additare ne al Direttore generale dell'ospedale Casciari e ne al suo predecessore Giovannini, una procedura regionale chiusa per trovare una soluzione e un'organizzazione più confacente come più volte ribadito dall'assessore regionale alla sanità. La Regione Umbria ha dovuto rivedere il progetto iniziale per problemi economici e spese di gestione dovuti alla congiuntura attuale. Il progetto iniziale del Dott.re Palazzesi non verrà accantonato ma si è deciso di...(che la sola consevazione avverrà..... il resto rimane tutto) conservare le cellule staminali in una banca più vicina (probabilmente Roma dove l'ospedale di Terni già invia le cellule staminali donate dalle donne ternane negli ultimi 10 anni). La decisione deriva ...(da indicazioni) ....delle autorità sanitarie nazionali competenti di non aprire ulteriori centri di conservazione. Le regioni più piccole hanno stipulato convenzioni con le banche più vicine: Marche e Molise con l'Abruzzo, Basilicata con il Lazio, Friuli e Trentino con il Veneto, Valle d'Aosta con il Piemonte. La regione Umbria, la direzione aziendale ed il servizio trasfusionale stanno operando fattivamente per avviare velocemente presso i laboratori della banca un centro di raccolta regionale delle cellule staminali, un laboratorio per un primo screening per inviare alla conservazione le sole cellule bancabili e e si sta vagliando l'ipotesi di istituire un laboratorio di ricerca in collaborazione con l'università di Perugia. I laboratori destinati ad ospitare la banca e i macchinari appositi sono attivi da diverso tempo. Essi vengono utilizzati per eseguire importanti esami (biologia molecolare, HLA) che l'A.O. di Terni effettua per tutta la Asl2. Tutti i macchinari verranno utilizzati senza spreco di denaro pubblico al momento dell'avvio completo del progetto auspicabile nei più stretti tempi possibili.
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