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mercoledì 5 febbraio 2014



COMUNICATO STAMPA
Ue, Francescangeli (Ugl):
“Bene ok Strasburgo a piano per siderurgia”
“Accogliamo con favore l’approvazione da parte del Parlamento europeo della risoluzione sul piano d’azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile. Un provvedimento per il quale il nostro sindacato si è speso con grande impegno e determinazione, a partire dalla vertenza Ast”.
Lo dichiara il coordinatore nazionale del comparto Siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, all’indomani della videoconferenza con il vice Presidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli, che si è conclusa nella tarda serata di ieri nella sede romana del Parlamento europeo e nel corso della quale sono stati illustrati gli esiti della votazione di Strasburgo. Presente anche l’advisor della commissione Itre, Elisabetta Montano.
“Riteniamo fondamentale - evidenzia il sindacalista - aver condiviso una strategia comune basata sulla tutela dell’occupazione di un comparto che impiega oltre 350.000 lavoratori diretti in Europa, a cui si aggiunge un vastissimo indotto. E’ apprezzabile aver riconosciuto che il dialogo con le parti sociali sia parte integrante di questa nuova strategia, così come aver confermato la centralità di misure che il nostro sindacato sostiene da tempo per salvaguardare realtà industriali di primo piano nel nostro Paese: puntare su apprendistato, formazione e riqualificazione professionali, ricerca e innovazione nelle regioni che ospitano le acciaierie; maggior efficacia e rapidità nel contrastare la concorrenza sleale, in particolare nei mercati delle materie prime; l’introduzione di un marchio di certificazione della qualità delle produzioni europee; la riduzione dei costi dell’energia e un approvvigionamento più efficiente; promuovere politiche per il recupero degli scarti della produzione dell’acciaio”.
“Misure – spiega ancora Francescangeli – che sono state proposte dall’Ugl nel gruppo di lavoro costituito ad hoc nell’iter di elaborazione del piano e sono il frutto di un lavoro di dialogo costante con il gabinetto del Capo unità del settore metalli, minerali e materie prime del Parlamento europeo”.
“Ora auspichiamo che si prosegua nella direzione intrapresa - conclude il sindacalista - partendo dal pieno utilizzo dei fondi Ue già a disposizione, in particolare il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), e dal concreto coinvolgimento della Banca europea degli investimenti e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, per far sì che la strategia elaborata possa dare frutti il prima possibile”.      

Roma, 5 febbraio 2014

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