La Regione Umbria, con venti voti a favore uno contrario e 4 astenuti, ha approvato un testo normativo la cui finalità è quella di contrastare la diffusione del fenomento delle patologie connesse alla dipendenza dal gioco d'azzardo.
Come è noto, i soggetti colpiti dal gioco d'azzardo patologico sono notevolmente aumentati negli ultimi periodi, costringendo pertanto il legislatore ad intervenire.
Dopo i discussi interventi in materia del governo nazionale, il legislatore regionale ha ritenuto di adottare una normativa tendente a contrastare la diffusione del fenomeno attraverso la previsione di alcune misure, prevalentemente di carattere fiscale, volte a disincentivare la diffusione delle macchine da gioco.
In particolare, vengono stabiliti degli sgravi fiscali sull'Irap per gli esercenti che rinuncerano ad installare le slot machines, mentre ci saranno degli aggravi per coloro che decideranno invece di dotarsene.
Inoltre, viene prevista che l'installazione delle macchine da gioco non possa essere effettuata a meno di 500 metri da scuole, centri per anziani ed altre strutture ritenute a rischio in relazione ai soggetti che le frequentano.
Nella legge sono inoltre contenute delle specifiche disposizioni tese a fornire un supporto ai soggetti che abbiano problematiche di dipendenza patologica dal gioco d'azzardo, tramite la previsione di sostegno da parte delle strutture sanitarie, l'istituzione di un numero verde, il coinvolgimento da parte di associazioni ed operatori del settore.
L'intento della legge appare certamente condivisibile anche se, come evidenziato dalle opposizioni in Consiglio Regionale, non risulta chiara la copertura finanziaria delle disposizioni previste.
Risulta infatti frequente che nei casi di vera e propria dipendenza psicologica, la persona colpita necessiti di compiere un vero e proprio percorso riabilitativo sotto la guida di psicologi, i quali sono spesso chiamati a fornire supporto anche ai familiari del soggetto affetto dalla patologia.
Spesso, avviene altresì che l'insorgere delle patologie comporti anche il compimento di azioni che provocano gravissimi danni o mettono a rischio il patrimonio dell'intero nucleo familiare con ripercussioni facilmente immaginabili.
Pertanto, in alcuni casi risulta anche necessario ed opportuno chiedere l'intervento del Tribunale, il quale, valutata la sussistenza dei presupposti di legge, nomina un amministratore di sostegno (normalmente un parente) al soggetto colpito dalla dipendenza psicologica, al fine di evitare il compimento di ulteriori atti pregiudizievoli da parte dello stesso, finchè perdura la sussistenza della patologia.
Come è noto, i soggetti colpiti dal gioco d'azzardo patologico sono notevolmente aumentati negli ultimi periodi, costringendo pertanto il legislatore ad intervenire.
Dopo i discussi interventi in materia del governo nazionale, il legislatore regionale ha ritenuto di adottare una normativa tendente a contrastare la diffusione del fenomeno attraverso la previsione di alcune misure, prevalentemente di carattere fiscale, volte a disincentivare la diffusione delle macchine da gioco.
In particolare, vengono stabiliti degli sgravi fiscali sull'Irap per gli esercenti che rinuncerano ad installare le slot machines, mentre ci saranno degli aggravi per coloro che decideranno invece di dotarsene.
Inoltre, viene prevista che l'installazione delle macchine da gioco non possa essere effettuata a meno di 500 metri da scuole, centri per anziani ed altre strutture ritenute a rischio in relazione ai soggetti che le frequentano.
Nella legge sono inoltre contenute delle specifiche disposizioni tese a fornire un supporto ai soggetti che abbiano problematiche di dipendenza patologica dal gioco d'azzardo, tramite la previsione di sostegno da parte delle strutture sanitarie, l'istituzione di un numero verde, il coinvolgimento da parte di associazioni ed operatori del settore.
L'intento della legge appare certamente condivisibile anche se, come evidenziato dalle opposizioni in Consiglio Regionale, non risulta chiara la copertura finanziaria delle disposizioni previste.
Risulta infatti frequente che nei casi di vera e propria dipendenza psicologica, la persona colpita necessiti di compiere un vero e proprio percorso riabilitativo sotto la guida di psicologi, i quali sono spesso chiamati a fornire supporto anche ai familiari del soggetto affetto dalla patologia.
Spesso, avviene altresì che l'insorgere delle patologie comporti anche il compimento di azioni che provocano gravissimi danni o mettono a rischio il patrimonio dell'intero nucleo familiare con ripercussioni facilmente immaginabili.
Pertanto, in alcuni casi risulta anche necessario ed opportuno chiedere l'intervento del Tribunale, il quale, valutata la sussistenza dei presupposti di legge, nomina un amministratore di sostegno (normalmente un parente) al soggetto colpito dalla dipendenza psicologica, al fine di evitare il compimento di ulteriori atti pregiudizievoli da parte dello stesso, finchè perdura la sussistenza della patologia.
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