Come puntualmente accade da 25 anni, il Sole 24ore ha pubblicato la classifica sulla qualità della vita nelle 107 province italiane.
La posizione attribuita quest'anno a Terni nella graduatoria risulta essere tutt'altro che lusinghiera visto che la città occupa la 62esima posizione ed è una di quelle che sono scese di più nella classifica rispetto all'anno scorso, avendo perso ben 23 posizioni rispetto al 39esimo posto occupato nel 2013.
La classifica stilata dal quotidiano economico prende in considerazione i punteggi realizzati in 36 indicatori composti da sei sottoclassifiche derivanti a loro volta da sei graduatorie.
Se si analizzano i dati specifici riguardanti Terni si può osservare che la città si piazza al 65esimo posto per tenore di vita economico, al 65esimo per affari e lavoro, al 70esimo per servizi-ambiente-salute-, all'11esimo per popolazione, al 43esimo per tempo libero e al 71esimo per ordine pubblico.
Se si volesse leggere la graduatoria in senso calcistico si dovrebbe rilevare che Terni si trova
nella parte destra della classifica per quasi tutti gli indicatori presi in considerazione dal quotidiano, ben lontana dalle città più virtuose, tra le quali spiccano quelle dell'Emilia Romagna, con Ravenna prima ed altre tre tra le prime dieci, mentre l'ultimo posto è occupato da Agrigento.
Come ogni anno la pubblicazione della classifica suscita una serie di discussioni e polemiche, sopratutto da parte degli amministratori locali, i quali tendono ad ingigantire o sminuire l'attendibilità della stessa a seconda della posizione attribuita alla propria città, cambiando spesso curiosamente idea da un anno all'altro.
Pur non volendo prendere per oro colato la graduatoria del Sole 24ore, risulta indubbio che il fatto che Terni si trovi nelle retrovie per quasi tutti gli indicatori considerati, tra cui la situazione economico-occupazionale e l'ordine pubblico, debba far suonare un campanello d'allarme che non può e non deve essere sottovalutato.
La posizione attribuita quest'anno a Terni nella graduatoria risulta essere tutt'altro che lusinghiera visto che la città occupa la 62esima posizione ed è una di quelle che sono scese di più nella classifica rispetto all'anno scorso, avendo perso ben 23 posizioni rispetto al 39esimo posto occupato nel 2013.
La classifica stilata dal quotidiano economico prende in considerazione i punteggi realizzati in 36 indicatori composti da sei sottoclassifiche derivanti a loro volta da sei graduatorie.
Se si analizzano i dati specifici riguardanti Terni si può osservare che la città si piazza al 65esimo posto per tenore di vita economico, al 65esimo per affari e lavoro, al 70esimo per servizi-ambiente-salute-, all'11esimo per popolazione, al 43esimo per tempo libero e al 71esimo per ordine pubblico.
Se si volesse leggere la graduatoria in senso calcistico si dovrebbe rilevare che Terni si trova
Come ogni anno la pubblicazione della classifica suscita una serie di discussioni e polemiche, sopratutto da parte degli amministratori locali, i quali tendono ad ingigantire o sminuire l'attendibilità della stessa a seconda della posizione attribuita alla propria città, cambiando spesso curiosamente idea da un anno all'altro.
Pur non volendo prendere per oro colato la graduatoria del Sole 24ore, risulta indubbio che il fatto che Terni si trovi nelle retrovie per quasi tutti gli indicatori considerati, tra cui la situazione economico-occupazionale e l'ordine pubblico, debba far suonare un campanello d'allarme che non può e non deve essere sottovalutato.
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