Sono sette le regioni più indebitate in Italia, per società partecipate di comuni e regioni, secondo la radiografia della Corte dei Conti.
Le regioni sotto accusa sono l'Umbria, il Lazio, l'Abruzzo, il Molise, la Campania, la Calabria e la Sicilia.
Solo per il personale la spesa complessiva è di più di 10 miliardi di euro.
In alcuni casi, soprattutto quando la società è totalmente pubblica, il denaro viene erogato "a pioggia" senza una reale corrispondenza con i servizi erogati.
I debiti superano il più delle volte gli utili di esercizio.
L'indagine è partita per verificare il peso della spesa, sui bilanci degli enti pubblici.
I piani di razionalizzazione sono stati presentati anche dall'Umbria, previsti nella legge di stabilità del 2015, ma il traguardo per far i quadrare i magri conti degli enti pubblici è ancora lontano dall'obiettivo finale.
Le regioni sotto accusa sono l'Umbria, il Lazio, l'Abruzzo, il Molise, la Campania, la Calabria e la Sicilia.
Solo per il personale la spesa complessiva è di più di 10 miliardi di euro.
In alcuni casi, soprattutto quando la società è totalmente pubblica, il denaro viene erogato "a pioggia" senza una reale corrispondenza con i servizi erogati.
I debiti superano il più delle volte gli utili di esercizio.
L'indagine è partita per verificare il peso della spesa, sui bilanci degli enti pubblici.
I piani di razionalizzazione sono stati presentati anche dall'Umbria, previsti nella legge di stabilità del 2015, ma il traguardo per far i quadrare i magri conti degli enti pubblici è ancora lontano dall'obiettivo finale.
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