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martedì 4 agosto 2015




Questo pomeriggio in Prefettura si è svolto un tavolo tra il Prefetto, i responsabili di Sicuritalia, il Dott.Bartolucci della Dtl e i sindacati.

Il Prefetto prima di dialogare con i sindacati si è intrattenuto con l'azienda comasca, per raggiungere un accordo il più vantaggioso possibile per i lavoratori.
E la proposta certa che è uscita dal tavolo, è stato un accordo tecnico. Purtroppo come ha dichiarato il Prefetto, non è il massimo che ci si poteva aspettare, ma dopo una netta chiusura l'azienda ha fatto chiarezza nei confronti dei lavoratori.

L'evoluzione della scelta con le determinazioni basate su elementi oggettivi (specifica tecnica sul contratto di appalto, al paragrafo 6 con 5 postazioni fisse che diventano quattro e in base al tipo di prestazioni e degli orari lavorativi occuperanno 12 posti).
Il ridimensionamento è negli ordini pervenuti a Sicuritalia dalla Tk-Ast, per le altre sei postazioni si concederanno contratti a tempo determinato in attesa di automatizzare le postazioni con impianti di allarme.
Tk-Ast si pone come obiettivo i sei mesi per sopprimere le postazioni. Le sei postazioni secondo il capitolato e l'appalto aggiudicatosi dalla Sicuritalia non possono ricondursi alla contrattazione collettiva. Gli animi ovviamente sono contrapposti, senza l'accordo ventotto lavoratori sarebbero senza un impiego mentre con la proposta tecnica si salvaguardano dodici posti di lavoro.
La Filcams-Cgil chiede il blocco dell'estensione della licenza per la Sicuritalia ma il Prefetto è perentorio o si firma la proposta o altrimenti saremo costretti a chiudere la trattativa.
A questo punto i sindacati unitariamente chiedono la conferma come da proposta per i dodici dipendenti ex Cesar Group e per i restanti la riassunzione, se nei termini di tre mesi le portinerie interessate non vengano automatizzate.
La Cesar Group lascia il tavolo non contenta ovviamente dell'accordo. Il rispetto del D.M 269 del 2010 e l'art. 24 del CCNL erano imprescindibili.
La Securitalia accetta la proposta, lasciando la possibilità ai sindacati di leggere il capitolato e per la firma finale si danno appuntamento per domani mattina in Dtl.
I tre mesi e non oltre per il riassorbimento dei lavoratori saranno comunque soggetti alla decisione della Tk-Ast. Per ora le dodici persone che non termineranno il servizio alla mezzanotte del cinque agosto dovrebbero essere le stesse che occupavano il medesimo posto di servizio. Valutazioni di anzianità e carico familiare saranno fatte in altre sedi.

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