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sabato 11 febbraio 2017


A Terni non è più sentita come una volta, lo stadio pieno con mille striscioni è ormai una chimera ma qualsiasi ternano tifoso o no, vive il derby Ternana-Perugia con una passione inspiegabile. 

La "derelitta" Terni "suddita" di Perugia è reduce dai due derby sciagurati dello scorso anno, persi più per circostanze ambientali che per proprio demerito e il segno 1 ormai sulla ruota di Terni manca da dieci anni. 

Negli ultimi match a Perugia si è giocato a pallone con belle partite mentre a Terni si è sempre puntato per il risultato ad occhiali. "Segno indelebile d'impotenza e di paura d'imporsi".

I tifosi vogliono vedere una squadra sfrontata che se la gioca per vincere se poi non è possibile, come ha sempre detto mister Gautieri, possiamo accontentarci del pareggio. E' questo l'atteggiamento che vuole la tifoseria.

La debacle di La Spezia può essere stata la cartina di tornasole, il black-out e le amnesie del primo tempo assaporate con tutti i mister del campionato non possono essere più accettate. Attendiamo i frutti del lavoro settimanale di mister Gautieri sull'atteggiamento e sull'approccio al match, domani potrebbe essere la svolta.

Un derby da superiori potrebbe far crescere quell'autostima ad una squadra cambiata in corsa troppe volte, "Davide" contro "Golia", il Perugia organizzato e guidato dalla preparazione e la Ternana segnata da più timonieri per non affondare. 

Siamo tifosi della Ternana e abituati a "tribolare" ma c'è sempre un limite a tutto. 

Un derby di passione appunto, meno seguito ma di febbrile attesa e spasmodica tensione che serpeggia sempre nella conca, bastoni e scritte fanno da corollario a quel campanilismo che deve rimanere tale. 

Che sia un derby di gioco e di calore sugli spalti con squadre libere mentalmente e che divertano tutti i tifosi presenti. 

Lo sport deve vincere al di sopra di ogni cosa.

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