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sabato 22 aprile 2023

Leonardo Patalocco candidato con il Pd alle prossime elezioni amministrative di maggio ha 42 anni ed è un impiegato di banca.

-In breve proposte per il rilancio del settore terziario nella città di Terni? 

Quando si parla di terziario si parla prioritariamente di servizi. Parlando quindi di servizi non possiamo non pensare a quelli che vanno erogati e garantiti dalla Pubblica Amministrazione e non possiamo non pensare al digitale come a un fattore tecnologico da vedere come un nuovo filo per una cucitura dei territori del sistema urbano della città, una cucitura che può avvicinare il cittadino al Comune e che può contrastare le difficoltà di chi deve usufruire dei servizi pubblici tutelando le categorie più fragili. Il fine ultimo è quello di massimizzare l’efficienza e di arrivare a considerare i quartieri e le antiche municipalità come microcosmi di decentramento amministrativo dei servizi sociosanitari dando così vita ad un nuovo modello di welfare cittadino. Allo sviluppo delle infrastrutture digitali va poi affiancato quello delle infrastrutture materiali e lo sviluppo e l’implementazione della base logistica da collegare con le ferrovie statali, fattore che potrà risultare importante anche per il commercio a Terni, altro tema da rilanciare ribaltando alcuni paradigmi quali il concetto di strada, che va visto come il luogo della relazionalità, della crescita e dell’aggregazione. Il commercio, inoltre, va visto come un’attività in grado di avviare un processo di riqualificazione urbana e di trasformazione economica territoriale dove gli esercizi di vicinato possono essere intesi come presidi territoriali e quindi assolvere il compito di rendere maggiormente vive e vivibili le città. In quest’ottica i punti dove intervenire sono la ricucitura del tessuto sociale, la riqualificazione urbana, la sicurezza e il decoro e lo sviluppo di un piano organico di investimenti che va integrato con la vivacità culturale e turistica. Essendo Terni una città a forte vocazione artigianale ad alta specializzazione, inoltre, sarebbe importante anche la creazione di un polo fieristico dove organizzare manifestazioni ad hoc sfruttando la posizione di raccordo della città per diventare un punto di riferimento di carattere nazionale. Altro accento va posto sul fronte del commercio on-line: la pubblica amministrazione potrebbe  creare un’app dove il commerciante crea una vetrina virtuale proponendo i suoi prodotti e servizi. Si può associare lo sviluppo del commercio cittadino al turismo e agli eventi: importante sarà, in questa ottica, sviluppare il turismo per la valorizzazione delle bellezze paesaggistiche e culturali territoriali per costruire un prodotto turistico e sportivo che si consolidi nel tempo attraverso eventi attrattivi e che diventi una fonte costante di reddito per tutto il territorio comunale. Ciò sarà possibile grazie all’adozione di un processo di pianificazione, che preveda un modello di marketing integrato (database, app di servizio e brand unitario) in grado di mettere in sinergia i territori, gli enti pubblici e il settore sportivo. Sarà necessario anche valorizzare la città contemporanea, quella che porta la firma di grandi architetti, urbanisti e scultori della modernità e tornare a valorizzare il patrimonio archeologico industriale che va fatto convivere con la grande memoria storica della cascata, dell’anfiteatro, di Carsulae, del ponte di augusto, del museo archeologico, dei cammini della Valnerina.


-Mobilità alternativa, piste ciclabili e varchi elettronici. Come bisognerebbe intervenire per diminuire l'utilizzo delle auto?


Per quanto concerne la mobilità ed i trasporti, dobbiamo fare di Terni la città della mobilità dolce (pubblica, elettrica, ciclo-pedonale, zone 30) e dobbiamo far decollare una base logistica quasi ultimata ma ferma da anni collegandola alle stazioni di Terni e Narni per permettere alle merci di arrivare tramite ferrovia e non tramite la gomma per poi essere trasferite a destinazione da mezzi ecologici di piccole dimensioni. Per gestire la base si deve favorire un consorzio tra i trasportatori e le grandi industrie, concentrando tutte le basi logistiche distribuite nel territorio, alleggerendo il traffico e riducendo sensibilmente le polveri sottili. Sarà importante intervenire anche sul numero dei permessi concessi per transitare nella ZTL, che ad oggi sono veramente troppi, e andranno previsti incentivi ad hoc per utilizzare i mezzi alternativi alla propria auto. Sempre in quest’ottica è possibile prevedere l’affiancamento alla ZTL di una Zona Pedonale Urbana (ZPU) nella quale sia fatto divieto assoluto di circolazione ai veicoli privati. La ZPU dovrebbe snodarsi da Palazzo Spada per tutto il centro storico cittadino. Esternamente alla ZPU, e fino alla corona esterna cittadina dovrebbe costituirsi la ZTL ossia la zona che ammortizza la pressione del traffico veicolare, presso la quale individuare le aree di sosta delle vetture che ne hanno accesso e dalle quali si dovranno snodare le navette elettriche che permetteranno il raggiungimento del centro e una migliore fruizione dello stesso. Naturalmente sia la ZPU sia la rimodulazione della ZTL andranno affiancate da un potenziamento del sistema di trasporto alternativo. Incrementare ed efficentare il sistema di controllo, infine, farà si che la nostra città non venga più assediata da auto in sosta selvaggia e in transito continuo per le vie principali del centro, fenomeno che avviene molto spesso e a volte senza adeguata motivazione. Infine sulle infrastrutture l'eurostar veloce Terni-Milano e ritorno va inserito per non trovare più Terni fuori dall'alta velocità e sulla Orte-Civitavecchia che va completata nel più breve termine possibile per il discorso legato all'Ast, progetto già approvato già dal Governo Draghi.


-Come rivitalizzare il centro cittadino? 

Da troppo tempo il centro cittadino soffre di uno spopolamento delle attività commerciali e i locali tristemente vuoti ne sono un esempio. Molteplici sono le cause e non sfugge a nessuno che il caro affitti sia una di queste. Il Comune, quindi, dovrà riprendere in mano il suo ruolo di mediatore abbandonato in questi ultimi anni e porsi come il luogo della concertazione e della risoluzione delle controversie convocando ad un tavolo di discussione i proprietari dei locali e concordando affitti a prezzi calmierati per incentivare l’avvio di nuove attività. La rimodulazione delle imposte locali può essere una leva molto importante in questo senso: si può realizzare un sistema per il quale qualora un locale commerciale venga affittato a canone calmierato il suo proprietario potrà avere diritto ad uno sgravio fiscale sull’Imposta municipale di proprietà fino ad effettiva locazione, mentre diversamente si avrà una piena e totale applicazione ai massimi valori economici dell’IMU. Se non dovesse sussistere un contratto di locazione in essere, inoltre, scatterà l’obbligo esclusivo in capo ai proprietari del mantenimento del decoro esterno dell’immobile con penalità pecuniarie per i proprietari di locali che non si attengono alle disposizioni precedentemente citate. La realizzazione di eventi, inoltre, è elemento fondamentale per ridare vita al centro cittadino. Quest’ultima può essere fatta, tuttavia, strutturando iniziative che siano ripetibili nel tempo e non solo grandi eventi che per loro caratteristica tendono ad essere una tantum e che non generano un sistema virtuoso. Un esempio può essere il potenziamento degli eventi del Festival Umbria Libri o la creazione di veri e propri Fab Lab.


-Una ricetta per lo sviluppo di Terni? 


Terni è città di provincia ma è anche una realtà che ospita nel suo territorio numerose multinazionali. Questo comporta che per crescere debba anche intercettare le dinamiche e i grandi processi che riguardano i soggetti produttivi più importanti che ospita nel suo territorio. Non possiamo quindi non avvalerci di strumenti quali il PNRR, il Green New Deal e i Fondi Comunitari per realizzare una ricetta per lo sviluppo della nostra città, una ricetta che deve inderogabilmente contenere ingredienti quali sostenibilità, creatività e innovazione tecnologica. La priorità dovrà essere riconvertire e diversificare il tessuto industriale per rafforzare la vocazione del territorio, puntando sullo sviluppo dell'economia circolare, sulla decarbonizzazione, sulle innovazioni di processo possibili con il supporto delle tecnologie digitali e dei nuovi materiali. La costruzione di filiere (quale ad esempio quella dell’idrogeno) potrà essere elemento distintivo della Terni che verrà.


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