-In breve proposte per il rilancio del settore terziario nella città di Terni?
Terni è una città immobilizzata sui propri impianti industriali che ne hanno dettato i ritmi per un secolo. Ma non tutti sanno che la nostra città è storicamente uno dei siti più antichi d'Italia con testimonianze archeologiche preziose. E ancora meno sanno che in realtà Terni è sempre stata, prima delle acciaierie, una città a vocazione turistica, non solo per le sue bellezze naturali (Lago di Piediluco e Cascata delle Marmore su tutte) ma anche e soprattutto per il fatto che trovandosi lungo la Via Flaminia, artisti e viaggiatori del Grand Tour – far cui Byron, gli Shelley, Mozart, Goethe e i pittori di '700 e '800 – prima di arrivare a Roma soggiornavano nella nostra accogliente città. Per questo, sull'onda di tale importanza storico-culturale, Terni deve riacquistare il suo vero ruolo chiave, che è quello turistico il quale non potrà altro che sviluppare il terziario e creare un indotto commerciale che può solo arricchire il territorio ed suoi abitanti.
-Mobilità alternativa, piste ciclabili e varchi elettronici. Come bisognerebbe intervenire per diminuire l'utilizzo delle auto?
Quello dell'utilizzo delle auto è un fatto culturale. Nel Nord-Europa il loro uso è ridotto al minimo indispensabile perché il territorio lo permette e per il senso civico degli abitanti. Negli Stati Uniti l'automobile è vista come una casa ed è il simbolo dell'individualità di ciascuno; infatti, è risaputo che il sistema dei mezzi pubblici negli USA è praticamente inesistente. In Italia e a Terni in particolare bisognerebbe far capire l'importanza, prima di tutto, dell'uso della bicicletta che attraverso piste ciclabili diffuse renderebbe raggiungibili tutte le destinazioni e, poi, la necessità della condivisione dei mezzi pubblici che, ahimè, negli ultimi tempi - a parte gli orari scolastici - vengono usufruiti da pochissimi utenti. Per quanto riguarda i varchi elettronici, Terni ne ha a sufficienza ed essi proteggono il centro da un'eventuale ondata di automobili. D'altro canto, vi è la necessità di rivedere, secondo noi, l'attività di tali varchi; se si vuole far rinascere il commercio nel centro, bisogna organizzare degli orari in cui tali varchi dovrebbero rimanere aperti a tutti e dare la possibilità ai clienti delle attività commerciali di raggiungere gli esercizi.
-Come rivitalizzare il centro cittadino?
Come accennavo poco fa, per rivitalizzare il centro cittadino è necessario dare la possibilità ai cittadini di poterci entrare ed arrivare. Poi, è doveroso agire in due modi, prima di tutto attraverso l'organizzazione di eventi culturali che attirino anche turisti e poi - fermando la costruzione di “mostruosi” centri commerciali periferici - è necessario costituire un centro commerciale naturale e diffuso proponendo i locali vuoti ai brand che potrebbero così aprire i propri outlet nel centro storico. E questi sono solo alcuni esempi.
-Una ricetta per lo sviluppo di Terni?
Lo sviluppo di Terni passa attraverso i suoi abitanti; è necessario il coinvolgimento di tutti i cittadini affinché Terni possa prosperare come merita. Tutti dobbiamo sentirci orgogliosi di essere ternani. Per questo nel nostro programma per Stefano Bandecchi Sindaco di Terni si parla di partenariato, microcredito e project financing ovvero tutti strumenti che possono aiutare ciascuno di noi a diventare imprenditori per la città. Poi, c'è una cosa che mi sta veramente a cuore, da padre e da insegnante: i giovani. Nella nostra città, a causa dell'assenza di un vero progetto universitario e di iniziativa mirate a loro, sono assenti intere generazioni di giovani fra i 19 ed i 30 anni. Ogni anno se ne vanno centinaia di giovani e di bravi studenti che probabilmente non vi faranno più stabilmente ritorno e questo non può più avvenire. Le nostre forze migliori devono rimanere nella nostra città. Affinché ciò avvenga, mi impegnerò in prima persona.
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