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domenica 28 luglio 2024

All’interrogazione del 10 gennaio a firma del gruppo consigliare del Pd l’assessore Maggi rispose il 16 febbraio in maniera dettagliata senza lasciare dubbi e interpretazioni. Le successive interlocuzioni con i Dirigenti del comune da parte di alcuni residenti lasciavano presagire un interessamento a breve termine per le urgenze e in attesa di inserire nel Piano regolatore le altre criticità. In data 4 giugno una mail dell'assessore precisava di aver preso conoscenza delle comunicazioni, «contatterò immediatamente i tecnici per un quadro complessivo della situazione e per definire gli interventi possibili anche in riferimento alle eventuali inadempienze di altri enti. Quanto prima darò idonea documentazione per i lavori». «La presenza di materiali accantonati e di pozzetti semiaperti senza presidio e senza delimitazione alcuna con cavi a vista, pali dell’illuminazione piegati e funzionanti ad intermittenza costituisce senza dubbio un pericolo e verranno attivate le procedure tese all’accertamento di eventuali violazioni all’art. 21 C.d.S. Nella medesima via, si segnala la presenza di opere di ispezione sopraelevate rispetto al piano stradale. Tale circostanza deriva da un fisiologico assestamento avvenuto nel corso del tempo, del rilevato stradale. Le opere di ispezione mantengono un comportamento rigido rispetto ai sottofondi stradali tale che subiscono un assestamento differenziato tale da provocare i dislivelli lamentati». Le opere di ispezioni sono relative alla rete di pubblica fognatura in gestione al servizio idrico integrato S.c.p.a e sono state ripristinate prontamente dalla SII dopo la segnalazione ma se il manto stradale non verrà rifatto nei termini congrui il rischio di vanificare il lavoro della partecipata è molto alto. «Per quanto attiene infine all’esigenza di pulizia del fascio di guardia, si è rilevato l’effettiva esigenza di ripurgo e rimozione dei detriti. L’ufficio comunale preposto procederà alla manutenzione ordinaria non appena conclusa le fasi di affidamento di tali lavori a valere sui fondi specificatamente previsti nel bilancio corrente. L’assessore Maggi -concluse- che per quanto riguarda la pubblica illuminazione occorre far riferimento alle competenze del collega ing. Claudiani». Sulla vegetazione rigogliosa i tecnici dell'Afor non hanno provveduto dichiarando che ad alcune pertinenze non si è potuto provvedere perché non sono stati spostati dei veicoli. I residenti di via Albornoz chiedono nuovamente di intervenire, Piediluco è una meta turistica e meriterebbe un’attenzione maggiore con interventi definitivi. Anche per le strade i residenti si -augurano- che anche grazie alla macchina comunale recentemente acquistata finalmente le strade non saranno più dissestate. Una perla come Piediluco meriterebbe un trattamento diverso e nella lettera che Bandecchi aveva inviato ad enti e gestori  ricordava che la responsabilità derivante da danni arrecati alle persone e o alle cose per i mancati interventi manutentivi è del soggetto che li doveva porre in essere e i tempi richiesti dall’amministrazione erano circoscritti, il Comune di Terni avvierà le attività di propria competenza per l’accertamento delle violazioni e delle eventuali sanzioni. Nella lettera del sindaco Bandecchi ad enti e gestori si fa anche riferimento anche alla questione del rumore e del potenziale pericolo provocato dal dissesto o dal malfunzionamento delle chiusure dei tombini o delle opere di ispezione delle reti sulle sedi stradali e che adotterà ogni provvedimento di propria competenza a tutela della sicurezza degli utenti della strada per garantire la tranquillità e il riposo dei residenti. Alcuni residenti di via Albornoz sono pronti a costituire un comitato per la tutela dei propri diritti. «Paghiamo le tasse come tutti e siamo abbandonati a noi stessi, dalla situazione critica della strada fino ad una illuminazione deficitaria. Un paio di anni fa sono stati mesi i led solo su alcune vie escludendo via Noceta dalla parte dei carabinieri e via Albornoz mentre nelle altre vie sono stati sostituiti. Ora basta siamo stanchi di aspettare».

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