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sabato 14 settembre 2024

Dopo l'accordo del centrodestra con Bandecchi, per precisione della Lega di Vannacci con il Governo nazionale in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre, si levano sugli scudi e si surriscaldano gli animi. Alcuni consiglieri di FdI di Terni rimangono basiti e sono pronti a passare al Gruppo Misto, almeno due, mentre la Segreteria del Pd comunale grida allo scandalo per un accordo fatto solo per la paura di perdere. Finalmente Bandecchi si è schierato da dove è venuto, sale Azione annunciando a priori già la vittoria di Stefania Proietti. Fermiamoci un attimo e ragioniamo a prescindere da quello che succederà da qui in avanti. La politica romantica non esiste più, gli avversari possono diventare i nuovi alleati e i competitors utili per racimolare voti con l'obiettivo di vincere le elezioni in assenza del ballottaggio. Lo fanno a destra e lo fanno a sinistra. La partita si giocherà fino all'ultimo minuto e la mossa di Bandecchi dai tavoli romani dimostra per l'ennesima volta che Terni non è al centro di nessuna contesa, stesso refrain per la candidata alla Regione del centrosinistra non decisa dal Pd di Terni. A Roma si decide qualsiasi destino a prescindere dagli ideali e dalle situazioni regionali, era importante per la Liguria e a cascata vale per le altre regioni al voto. Un autentico paradosso, assenza di comunicazione e di condivisione generale, il binomio della levata degli stracci e della morte politica. L'ennesimo contenitore per un laboratorio senza identità. 

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