La decisione è dell'Università e del Ministero, la proposta dell'università di Perugia non è stata accolta dal Miur e il corso della laurea magistrale è stato attivato nella sede principale. E' la risposta della presidente della Regione all'interrogazione del consigliere del Psi sulle reali motivazioni che non hanno permesso il completamento del corso di laurea in Scienze dell'investigazione a Narni. Il corso di laurea magistrale inserito con il decreto del Miur nell'offerta formativa 2010/2011 prevedeva due specifiche condizioni: il corso doveva avere la sede presso la stessa sede legale, la sede in un comune limitrofo o doveva essere collegato con un centro di ricerca adeguato. Gli iscritti al corso magistrale sono stati 71 nel 2010/2011 e nel 2013/2014 al momento sono 22, visto che le iscrizioni termineranno nel mese di febbraio. La sede di Narni che anche quest'anno si è confermata in proporzione la migliore per le iscrizioni ribadendo il più alto numero di studenti per la triennale, fornisce servizi adeguati e logisticamente per la sua posizione è facilmente raggiungibile da Roma e dalle città dell'Italia meridionale. E' più appetibile di Perugia. Una chance per il territorio della provincia di Terni, mai ascoltato e rifiutato in base a prerogative anche se i risultati sono sotto gli occhi degli addetti ai lavori e di tutti. Una risorsa come quella dell'università al centro del dibattito di venerdi al Michelangelo con l'aspirante candidato a sindaco di Terni per Fi Dario Guardalben, il nostro sviluppo passa per la cultura, l'università e il turismo. Amministrazioni locali unite per un polo universitario della provincia di Terni, tante risorse sono state impiegate nel tempo con risultati modesti ( Maratta ha chiuso) e l'unico fiore all'occhiello deve essere preservato. La facoltà di Narni merita di essere salvaguardata, consacrarla con la conclusione del biennio sarebbe il miglior auspicio.
0 commenti inseriti:
Posta un commento
Commenta la polemica....